Le offerte per gestire il Giacosa ed il Café du Théâtre sono state 25
Sono state venticinque le offerte presentate da associazioni culturali, di volontariato e del Terzo settore consegnate al Comune di Aosta per la gestione in co-progettazione del Teatro Giacosa e del Café du Théâtre, alla scadenza, ieri alle 12, dell’Avviso pubblico.
A decidere per la strada della co-progettazione – sulla quale ha sollevato non pochi dubbi l’opposizione in Consiglio – era stata l’Amministrazione stessa dopo la rinuncia alla gestione delle due strutture avvenuta da parte della società aggiudicataria del bando, che lamentava diverse carenze sulle misure di sicurezza.
Dopo aver lanciato l’idea di una nuova gestione “comunitaria” del teatro e del bar, è stato il Sindaco di Aosta Gianni Nuti a radunare le associazioni potenzialmente interessate ad un incontro pubblico – avvenuto nello stesso Giacosa a metà novembre –, nel quale ha cercato di spiegare gli obiettivi del Comune. Riunione seguita da altre, tra le varie parti interessate, coordinate da Alessia Gasparella, Presidente dell’Associazione Aiace VdA, che si occupa di promozione e diffusione del cinema di qualità.
Ora si aprirà la fase più delicata, ovvero quella della co-progettazione vera e propria, che vedrà le associazioni selezionate sedersi al tavolo con l’Amministrazione per decidere la direzione che Giacosa e Théâtre prenderanno nel prossimo futuro, ferma restando l’intenzione di piazza Chanoux di permettere “al teatro di vivere almeno 200 giorni l’anno” – spiegava l’avviso pubblico in premessa – e “alle molte realtà associazionistiche presenti in Valle d’Aosta di trovare una casa comune”.
Sui nomi dei partecipanti l’Amministrazione preferisce aspettare la fase successiva, così come sui tempi che serviranno per avere a tutti gli effetti la squadra dei nuovi gestori.
La Vicesindaca di Aosta Josette Borre, che ricopre anche il ruolo di Assessora alle Finanze, spiega: “Abbiamo ricevuto 25 offerte e adesso nomineremo, attraverso una determina dirigenziale, la Commissione per la valutazione dei requisiti. In realtà i partecipanti all’Avviso sono di più, alcuni si sono già affiliati presentando un progetto unico. Dopo questa parte, trattandosi comunque di una gara, comunicheremo le proposte idonee che sono arrivate in Comune. Poi comincerà la vera e propria co-progettazione. Adesso viene la parte più difficile ma anche la più bella. L’atmosfera che abbiamo respirato durante gli incontri è stata buona, ci sono molte idee e ovviamente anche alcuni dubbi, nella pratica, su come concretizzarle. Ma proprio grazie all’incrocio di ogni progetto si riusciranno a mettere assieme tutti i punti di vista di chi gestirà le due strutture. Siamo soddisfatti, ora aspettiamo di vedere il contributo dei partecipanti e tutte le loro idee”.