Sono 19 le Oeuvre Choisie premiate dal Mav alla Fiera di Sant’Orso 2024

Le responsabili del Mav hanno individuato tra i banchi della Fiera le opere che, per le loro caratteristiche, rappresentano il "fil-rouge" ideale tra passato e presente dell’artigianato valdostano di tradizione. A febbraio saranno esposte al Museo di Fénis.
Pier Giuseppe Paoloni e le sue Oeuvre choisie
Società

Sono in tutto 19 le Oeuvre Choisie 2024, ovvero le opere selezionate tra gli oltre mille banchi della 1024ª Fiera di Sant’Orso. A partire dalle prime luci dell’alba di lunedì 30 gennaio la responsabile della tutela dei patrimoni Barbara Bernardi-Gra-Tonetti, e la direttrice artistica del Museo dell’artigianato valdostano di tradizione Nurye Donatoni, hanno individuato tra i banchi della fiera le opere che, per le loro caratteristiche, rappresentano il fil-rouge ideale tra passato e presente dell’artigianato valdostano di tradizione.

I materiali utilizzati, le tecniche di lavorazione, la gradevolezza estetica, il rispetto delle proporzioni e la semplicità del prodotto, questi sono gli elementi su cui si è basata la valutazione. Le opere selezionate sono state rese visibili dal “classico” logo che segnala ai visitatori i manufatti che più hanno rispecchiato la cultura artigianale locale.

I premiati

Questa XIV edizione ha premiato le opere di: Gianfranco Anzola, Igor Baraudin, Claudio Bordino, Giorgio Carlo Broglio, Sandro Cattaneo, Enrico Chenal, Victor Comin, Demis Dandres, Ory Danieli, Luciano Desandré, Leandro Favre, Jean Gadin, Enrico Milliery, Pier Giorgio Navillod, Pier Giuseppe Paoloni, Innocenzo Petey, Roberto Pinet, Siro Sismondi e Giovanni Thoux.

“In quattordici anni di Oeuvre Choisie, oltre 300 artigiani sono stati selezionati all’interno della Foire de Saint-Ours e le loro opere esposte al Mav – spiega la conservatrice e responsabile del Mav Donatoni –. Questa è un’iniziativa a cui il museo tiene molto perché crede fermamente nella necessità di tenere saldo il legame tra il passato e il presente, tra l’aspetto culturale e produttivo dell’artigianato. La conoscenza della tradizione e delle manualità antiche possono contribuire, oggi più che mai, ad una produzione artigianale consapevole e di qualità”.

Le opere selezionate quest’anno verranno esposte presso il Museo dell’artigianato valdostano di tradizione di Fénis con una mostra a loro dedicata a partire dal mese di febbraio.

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