Il dottor Luca Peano ci aiuta a districarci nel mondo dei numeri nella Sanità, un mondo un po’ grigio e noioso, ma che riserva sempre grandi sorprese se lo si sa interpretare con un minimo di consapevolezza.
In Italia (ed in Valle d’Aosta) la situazione è sotto controllo: la variante indiana, meglio definita come variante delta, non rappresenta che pochi punti percentuali dei nuovi casi di malattia.
La campagna vaccinale procede malgrado gli stop and go dei vaccini a vettore virale (AstraZeneca e Johnson e Johnson). Alla data dell’11 giugno (fonte Fondazione GIMBE) in Valle risulta aver completato il ciclo vaccinale il 23,1% della popolazione generale
La stima di Rt si mantiene da sei settimane tra lo 0,80 e lo 0,90. Ma i ricoveri e soprattutto i decessi sono ridotti a poche unità: in particolare non si verificano più decessi dal 25 maggio.
In particolare, i nuovi casi positivi sono ancora più elevati rispetto ai confronti (12,6/100.000 casi medi giornalieri su base settimanale rispetto ai 7,0 dell’Italia e del Piemonte ed i 7,1 della Lombardia), ma si tratta di numeri ormai molto piccoli; riguardo ai ricoveri, sia ordinari sia in Terapia Intensiva, siamo perfino su valori nettamente inferiori; ciò vale, finalmente, anche per i decessi, che sono meno di 1/100.000 alla settimana (0,8 vs 1,6 dell’Italia, 1,1 del Piemonte e 1,4 della
Soprattutto per quanto riguarda il mancato effetto di "rebound" delle riaperture che ormai sono alle spalle, in Italia, da quattro settimane - spiega il dottor Luca Peano -. La campagna vaccinale vede la Valle in lieve ritardo sulle somministrazioni alle fasce di età più anziane.
La consueta analisi dei dati dell'incidenza del Covid19 in Valle d'Aosta, il monitoraggio dell'andamento della campagna vaccinale e alcune considerazioni sull'immunità di gregge nella consueta rubrica di analisi della domenica.
A spiegarlo è il Dottor Luca Peano nella consueta analisi settimanale. "In Italia la pandemia rallenta lentamente, la Valle d’Aosta segue questo trend nazionale in ritardo di un paio di settimane".
La stima di Rt regionale ha finalmente varcato la soglia dell’unità - spiega il dottor Luca Peano - e possiamo immaginare, almeno nelle prossime due settimane, un andamento favorevole con riduzione dei parametri sotto controllo, decessi inclusi. La campagna vaccinale procede regolarmente, ma in leggero ritardo.
Per quanto riguarda invece il monitoraggio della campagna vaccinale rimangono ancora 2707 anziani che devono ancora iniziare il calendario vaccinale, pari al 28%.
Come ormai siamo abituati ad osservare, le curve si susseguono con una certa regolarità: prima aumenta la stima di Rt, poi i nuovi casi, poi i ricoveri ed infine i decessi. La stessa sequenza si osserva quando le cose migliorano.
Rispetto ai nuovi casi positivi siamo dietro a Piemonte (344), Emilia Romagna (335), Lombardia (301), Marche (283), Puglia (269), Veneto (252) e Campania (239). Essendo i fenomeni in Valle per lo più in ritardo rispetto alle regioni vicine - spiega il dottor Luca Peano -, nelle prossime settimane possiamo aspettarci un trend in rallentamento o in lenta inversione.
La soglia dei 50 casi settimanali per 100 mila abitanti, sfiorata a febbraio è ormai solo un ricordo.Nella settimana dall’8 al 14 marzo siamo arrivati a 162, se calcoliamo il dato sugli ultimi 7 giorni disponibili, cioè dal 14 al 20 marzo, arriviamo a 242 .
La lettura dei dati settimanali a cura del dottor Peano. Buone notizie sulla campagna vaccinale dove manteniamo la pole position per efficienza (al 13 marzo il 99% delle dosi consegnate sono state somministrate!). La quota degli over 80 che ha ricevuto la prima dose vaccinale ha raggiunto il 53%, ed il 19% ha completato il ciclo.
Riguardo ai decessi, l’andamento in Valle è invece ancora nettamente favorevole rispetto ai confronti effettuati, ma com’è noto essi risentano della situazione dei contagi nelle 2-3 settimane precedenti, per cui è probabile che dalla prossima settimana anche questa curva tenderà ad aumentare.