Il collegio presieduto da Eugenio Gramola, con giudici Marco Tornatore e Maurizio D’Abrusco ha condannato a 13 anni Antonio Raso, a 11 anni Nicola Prettico e Alessandro Giachino e a 10 anni Marco Sorbara e Monica Carcea.
Dopo aver verificato l’assenza di ulteriori interventi in aula, vista la rinuncia dell’accusa a replicare, i magistrati si sono ritirati per decidere sui cinque imputati accusati di aver creato una “locale” di ‘ndrangheta e di avervi partecipato dall’esterno.
La Dda di Torino ha comunicato che rinuncerà a replicare alle arringhe difensive. In assenza di altri interventi in aula, i giudici del Tribunale di Aosta entreranno quindi in camera di consiglio, per uscirne al momento di leggere il verdetto.
Secondo i difensori Rebecchi e Cocco, il procedimento penale in cui è imputato il consigliere comunale sospeso vive sulla ricostruzione dei Carabinieri, ma “nessuno ha mai sentito dire di avere la percezione di una “locale” ad Aosta.
Gli avvocati Pasquale Siciliano e Ascanio Donadio hanno ribadito nell'udienza di ieri, giovedì 10 settembre, che il ristoratore è “una brava persona”: “Se poi qualcuno, tra coloro che frequentavano il suo ristorante, se ne sia dimenticato, è un altro discorso”.
Intervista all’avvocato Corrado Bellora, co-difensore del consigliere regionale sospeso accusato di concorso esterno in associazione mafiosa nel processo “Geenna”, in corso al Tribunale di Aosta. “Non è emersa alcuna prova” del reato contestato.
La prima arringa dell’udienza è stata quella dell’avvocato Raffaele Della Valle, del team difensivo del consigliere regionale sospeso, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. La tesi: “Raso non ha mai sostenuto Sorbara alle comunali del 2015”.
La pena più alta sollecitata per il ristoratore Antonio Raso: 16 anni di reclusione. 12 anni chiesti per Nicola Prettico e 10 per Alessandro Giachino. Per Marco Sorbara e Monica Carcea, i pm della Dda di Torino hanno invocato 10 anni ognuno.
Iniziata la requisitoria dell’accusa. In aula, oltre al pm Castellani, anche il collega Valerio Longi ed il procuratore capo di Torino Anna Maria Loreto. All’arrivo degli imputati, Sorbara salutato dagli applausi di un gruppo di parenti e amici.
L’esame dei cinque imputati del processo “Geenna” si è concluso con Marco Sorbara, consigliere regionale sospeso a processo per “concorso esterno” nella “locale” su cui hanno indagato Dda e Carabinieri.
Il dipendente del Casinò ha detto dei suoi rapporti con i “big” di piazza Deffeyes Laurent Viérin, Renzo Testolin e Luca Bianchi, nonché con Marco Fabrizio Di Donato, che “ogni tanto ‘banfava’”.
L’udienza al Tribunale di Aosta è ripresa oggi con l’esame del dipendente del Casinò e consigliere comunale sospeso, accusato di essere stato un partecipe della “locale” individuata da Dda e Carabinieri.
L’ex assessore alle finanze di Saint-Pierre, accusata di concorso esterno nella “locale” di ‘ndrangheta di Aosta, è stata sentita nell’udienza di oggi, giovedì 23 luglio. Ha negato di essere stata sostenuta dal sodalizio.
L'udienza è ripresa oggi, giovedì 23 luglio, al Tribunale di Aosta, con l’esame dei cinque imputati. Per primo è stato sentito il titolare della pizzeria “La Rotonda”, accusato di aver fatto parte della “locale” di Aosta.
Matteo Salvini: ''A settembre grazie alla Lega si cambia, sia in Comune di Aosta che in Regione.". Bertin: "Sentenza storica". Nasso: "Chi cadeva dalle nuvole dovrà ricredersi". La soddisfazione di Libera Vda.
Il Gup Danieli, nel sentenziare su chi aveva chiesto il rito abbreviato, ha inflitto pene per oltre 32 anni ai quattro presunti “partecipi” della “locale” del capoluogo regionale: Bruno Nirta, Marco Fabrizio e Roberto Alex Di Donato e Francesco Mammoliti.