E’ stata trovata aperta, come se fosse pronta a servire clienti, malgrado le restrizioni imposte ai locali pubblici dai decreti sull’emergenza Covid-19 consentano di lavorare esclusivamente per la consegna a domicilio. Per questo, negli ultimi giorni, per il titolare di una pizzeria del centro storico di Aosta è scattata la denuncia da parte dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni, che procedono, assieme alle altre forze dell’ordine, ai controlli sul rispetto delle norme mirate a limitare la diffusione del Coronavirus.
Il reato contestato è l’inosservanza del provvedimento dell’autorità, di competenza dalla Procura della Repubblica, cui si aggiunge – nel caso delle attività commerciali – la segnalazione all’autorità amministrativa, per valutare la sospensione della licenza. Secondo quanto riferito dal Presidente della Regione, Renzo Testolin, nell’ultima conferenza stampa dedicata all’esame dell’emergenza Covid-19 in Valle, sono stati 89 gli esercizi pubblici controllati. Un altro episodio si era verificato pochi giorni fa con un bar a Sarre.
Quanto agli spostamenti dei cittadini, consentiti in questo periodo esclusivamente per motivi di lavoro, salute o necessità (come la spesa), il dato è di 6.300 verifiche dall’11 marzo scorso, con 150 violazioni sanzionate. Da ieri, è stato diffuso il nuovo modulo da utilizzare per certificare le uscite, che include l’autodichiarazione di non essere sottoposti a divieto di mobilità dal domicilio, a seguito di ordinanza del Sindaco, o positività al Covid-19. Violare quella prescrizione (un caso è stato accertato in Valtournenche sabato 14 marzo), espone al rischio di denuncia per concorso in contagio colposo. Senza dimenticare le conseguenze sul piano della salute collettiva, nel momento in cui i contagi aumentano quotidianamente.
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La nuova modulistica, scaricabile qui, prevede anche che l’operatore che effettua il controllo controfirmi l’autodichiarazione, attestando che la stessa viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. Gli spostamenti restano consentiti per motivi di lavoro, salute e necessità (come la spesa), ma non possono ovviamente essere effettuati da chi è posto in isolamento domiciliare.la mia domanda dal momento che non ci si può più rientrare alla propria residenza la persona fuori residenza dove va ? Se dal momento che non ci si può spostare dal domicilo diverso della residenza e regione ditemi voi esperti