Coronavirus, Confcommercio chiede al Comune di Aosta di azzerare le tasse per il 2020

“La sola strada percorribile per salvare da una fine pressoché certa le imprese del commercio dei nostri paesi e città - scrive l'Associazione - è quella di cancellare definitivamente le imposte locali e tutte le tasse di competenza comunale per l’intero anno 2020".
Confcommercio VdA
Economia

Cancellazione o drastica riduzione della Tari – dal momento che le imprese non hanno prodotto rifiuti e ne produrranno molti meno per mesi – e della tassa di occupazione del suolo pubblico, riduzione dell’Imu e altre imposte comunali, come ad esempio quelle sulle insegne o i passi carrai, ma anche l’agevolazione agli accessi ZTL rendendo le procedure più semplici e non onerose e parcheggi nelle zone blu gratis, anche dopo l’apertura delle attività almeno fino a fine anno.

Non solo: riduzione al massimo della burocrazia per il rilascio delle occupazioni suolo pubblico e dehors, concessione temporanea di ampliamento della superficie dei dehors per compensare la diminuzione di capienza del locale interno e del dehors stesso per il mantenimento del distanziamento sociale, deroga con prolungamento anche al periodo invernale senza imposte aggiunte e senza pagamento Cosap per i dehors, previa dichiarazione che la struttura sia idonea al carico neve e rilascio delle autorizzazioni per l’occupazione suolo pubblico antistante l’esercizio commerciale per poter esporre i prodotti nelle giornate di sabato e nei giorni festivi, compensando la limitazione di accesso interno imposti dalle misure di contenimento Covid-19.

Non sono poche le richieste che oggi, giovedì 23 aprile, messe sul tavolo da Confcommercio Valle d’Aosta nell’incontro con Antonella Marcoz, Vicesindaca del Capoluogo e Assessora con deleghe a commercio e turismo voluto per discutere rischi e modalità della “fase 2” dell’emergenza epidemiologica.

La sola strada percorribile per salvare da una fine pressoché certa le imprese del commercio dei nostri paesi e città – scrive Confcommercio – è quella di cancellare definitivamente le imposte locali, come Tari e tassa sull’occupazione di suolo pubblico e tutte le tasse di competenza comunale per l’intero anno 2020. Del resto si tratta di servizi di cui tra l’altro commercianti e imprenditori non hanno potuto usufruire proprio a causa del ‘lockdown’. In assenza di tale intervento a livello locale difficilmente molti di loro potranno riaprire a emergenza finita”.

“Si è trattato di un incontro proficuo – ha commentato Marcoz – durante il quale abbiamo preso atto delle legittime e condivisibili preoccupazioni espresse dai rappresentanti degli esercenti valdostani. A nome dell’Amministrazione comunale ho fatto presente che, nonostante la difficile situazione del bilancio comunale dovuta ai mancati introiti derivanti dalle regole sull’isolamento e dalla conseguente sospensione di ogni attività, il Comune di Aosta farà tutto quanto gli è possibile per condurre politiche di sostegno alle imprese, e in particolare a quelle del commercio e del turismo che più delle altre stanno risentendo della crisi, in attesa che a livello europeo, nazionale e regionale vengano adottati quei provvedimenti che consentano agli Enti locali di disporre di risorse aggiuntive da poter investire sul territorio”.

Parole apprezzate dal Presidente Confcommercio VdA Graziano Dominidiato: “Siamo speranzosi che tali misure contenitive verranno in gran parte accolte dall’Amministrazione Comunale. Tali forme di sostegno permetteranno anche un minor impatto sulla riduzione dei posti di lavori all’interno delle aziende. L’immediatezza di intervento in merito a quanto esposto dalla nostra Associazione è indispensabile al fine di contrastare adeguatamente l’emergenza economica oltre che sanitaria”.

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