Sciopero del Comparto pubblico, il Savt: “Sarebbe stato opportuno prevederlo in un momento differente”

A scriverlo i Segretari di Savt Santé Umberto Nigra e Savt Fp Mauro Crétier, che parlano di motivazioni comprensibili ma aggiungono: "vista la grave situazione sociale ed economica sarebbe stato opportuno prevedere lo sciopero in un momento differente anche per meglio far capire le ragioni dello stesso”.
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Economia

Ragioni condivisibili, ma nel momento sbagliato.

Così Savt Santé e Savt Fp commentano la decisioni delle funzioni pubbliche Cgil, Cisl e Uil di indire lo sciopero del personale dipendente per mercoledì 9 dicembre anche in Valle. Sciopero che i sindacati stessi avevano definito una scelta presa “non a cuor leggero“.

“In riferimento alla proclamazione dello sciopero nazionale del pubblico impiego da parte di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa e Uil Fpl,  previsto per tutta la giornata del 9 dicembre – si legge in una nota firmata dai segretari Umberto Nigra e Mauro Crétier –,  il Savt Fonction  Publique ed il Savt Santé comprendono le motivazioni poste alla base della protesta, volte a garantire lo stanziamento delle ‘risorse necessarie  per lavorare in sicurezza, per avviare una vasta programmazione occupazionale e di stabilizzazione del precariato e per il finanziamento dei rinnovi CCNL Sanità Pubblica, Funzioni Locali e Funzioni Centrali’, pur sottolineando come in Valle d’Aosta la situazione sia meno problematica di quanto denunciato a livello nazionale”.

Il problema, come detto, è quello dei tempi. “Tuttavia – proseguono infatti i due segretari Savt –, ritengono che, vista la grave situazione sociale ed economica che il Paese si trova ad affrontare a causa dell’emergenza sanitaria da Covid 19 e che vede, peraltro, il Governo impegnato a risolvere una crisi senza eguali, sarebbe stato opportuno prevedere lo sciopero in un momento differente anche per meglio far capire le ragioni dello stesso”.

0 risposte

  1. Da dipendente pubblica mi vergogno di questa scelta. Reclamare un rinnovo contrattuale nel momento in cui altre persone hanno perso il lavoro, sono in cassa integrazione, non hanno più avviato la produzione nelle loro aziende, stanno facendo i salti mortali per mantenere in vita l’attività.

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