Boudza-té, a Charvensod 54 abitanti hanno percorso in bici o a piedi oltre 14mila km

Conclusa la seconda edizione, i tsarvensolèn che hanno accumulato più km sono stati Fabrizio Dumanoir (1.442), Stefano Rollet (1.008), Alessandro Olianas e Daniele Vallet (825). "Vogliamo puntare sempre di più sui temi ambientali non più derogabili" ha spiegato il Sindaco Borbey.
Biciletta - pista ciclabile
Società

Charvensod è stato il primo Comune a credere in una modalità di trasporto alternativa, che si sta diffondendo sul territorio valdostano e ne siamo orgogliosi”.

Così il vicesindaco Laurent Chuc commenta la conclusione dell’edizione 2020 del progetto Boudza-tè che ha visto 54 tsarvensolèn spostarsi in bici o a piedi per raggiungere il luogo di studio o di lavoro, percorrendo, in totale, 14.066,80 km.

Le persone che hanno accumulato più km sono stati Fabrizio Dumanoir (1.442 km), Stefano Rollet (1.008 km), Alessandro Olianas e Daniele Vallet (825 km).

“Erogheremo 2.831 euro in incentivi da spendere nelle attività del territorio che hanno aderito all’iniziativa, entro il 30 aprile 2021”, prosegue Chuc, che annuncia: “Il progetto proseguirà nel 2021, con alcune novità che stiamo concordando per favorire una mobilità sempre più dolce e per sensibilizzare i tsarvensolèn sulle tematiche ecologiche, ambientali e sostenibili”.

Charvensod ha partecipato, inoltre, al progetto “Tandem bici in Comune”, iniziativa promossa da Iren in collaborazione con Anci, volta a mettere in evidenza le buone pratiche in materia di economia circolare, sostenibilità ambientale e mobilità alternativa nei piccoli comuni.

“Grazie a Boudza-té, siamo risultati tra i 50 vincitori del progetto – spiega il sindaco di Charvensod Ronny Borbey –. Come riconoscimento della validità della nostra proposta, ci sono state consegnate due ebike, che saranno a disposizione dell’Amministrazione comunale. Vogliamo puntare sempre di più sui temi ambientali, attuali e non più derogabili. Con l’avvio di questa nuova consiliatura, abbiamo anche istituito una delega specifica all’ecosostenibilità, attribuita al vicesindaco, proprio perché riteniamo che sia urgente assumere decisioni e orientare scelte che, partendo dall’Amministrazione come esempio, ricadano su tutti come buona pratica”.

Parlando poi di una delle principali criticità del territorio che amministra, Borbey conclude: “Auspichiamo che la Regione autonoma Valle d’Aosta prenda in considerazione le nostre osservazioni sul traffico veicolare attorno alla rotonda di Pont-Suaz, oggettivamente non più sostenibile”.

Daniele Vallet con il Vicesindaco ed il Sindaco di Charvensod Laurent Chuc e Ronny Borbey
Daniele Vallet con il Vicesindaco ed il Sindaco di Charvensod Laurent Chuc e Ronny Borbey

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