Arpa Valle d’Aosta collabora al progetto TraceRadon

L’iniziativa riunisce diversi ambiti – atmosfera, cambiamenti climatici e radiazione ambientale – sotto il “cappello” dell’Associazione Europea degli Istituti Nazionali di Metrologia. L’obiettivo è quello di raggiungere misure affidabili di basse concentrazioni di radon atmosferico e dal suolo.
Nel 2020 la qualità dell’aria valdostana è stata ottima. L’unica criticità arriva dall’ozono

L’anno pandemico – scrive l’Arpa – non ha visto scendere i livelli la polveri sottili, mentre NO2, benzo(a)pirene e metalli pesanti sono rimasti sempre sotto soglia. Diverso il discorso per l’ozono, il cui valore obiettivo è stato superato in tutti i siti di rilevamento.
“Che aria respiri?”, Arpa lancia una campagna a misura di cittadino

Dopo l’iniziativa del settembre 2020, Arpa ripropone la campagna estendendola però a tutti i cittadini attraverso l’impiego degli “Airbeam”, microsensori portatili di polveri fini che saranno utilizzati dai partecipanti per due settimane, dal 7 al 21 giugno.
Ambiente, secondo Arpa le acque sotterranee della piana di Aosta sono di scarsa qualità

A renderlo noto, nel suo monitoraggio, è l’Agenzia stessa. Nessun problema a livello quantitativo, a livello qualitativo è stata invece riscontrata una contaminazione da CromoVI che non riguarda però la zona urbana di Aosta e i pozzi ad uso idropotabile comunali.
Ambiente, al via al Villair di Quart un anno di monitoraggio della qualità dell’aria

Il Comune ha avviato, assieme ad Arpa, una campagna di misurazione della qualità dell’aria attraverso il laboratorio mobile. La zona è stata scelta per la sua lontananza dalle principali vie di traffico e dall’industria, ma anche per studiare le fonti emissive diffuse tipiche di un abitato suburbano.
Pandemia, lockdown e qualità dell’aria. Ad Aosta crolla il biossido di azoto, crescono le polveri sottili

L’Arpa ha infatti pubblicato il suo primo bilancio della Qualità dell’Aria di Aosta per il 2020. Complice la riduzione del traffico il biossido di azoto cala del 20% rispetto allo scorso anno. Diverso per il Pm10, che tra le sue fonti ha il riscaldamento domestico il cui uso è aumentato causa smart working e didattica a distanza.
Arpa ha rilevato tracce di SARS-CoV-2 nel 75% dei campioni acque reflue analizzati in estate

In oltre 30 campioni su 40 – raccolti nel depuratore di Valtournenche, La Salle e Brissogne – Arpa ha rilevato tracce di RNA virale. L’Agenzia specifica che però “Non corrisponde a rilevare virus vitale e infettivo” ma che le persone hanno “‘incontrato’ le particelle virali e le stanno eliminando tramite le loro deiezioni”.
Uno studio dell’Arpa evidenzia possibili rapporti tra raggi UV e Covid-19

Nello studio coordinato dal ricercatore Henri Diémoz emerge che minore è la radiazione UV e maggiore il numero di persone infette o decedute rispetto alla popolazione.
Aosta, con il lockdown il biossido di azoto è sceso del 53% ad aprile

Arpa si è chiesta come sarebbe cambiata la qualità dell’aria del Capoluogo senza il “blocco” delle attività dovuto all’emergenza. Le diminuzioni di valori primaverili incrociano il “lockdown”: crolla l’NO2 – legato soprattutto al traffico veicolare -, minore l’impatto sulle polveri.
Coronavirus, anche l’Arpa pronta ad analizzare i tamponi

L’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente prenderà in carico 50 tamponi al giorno da analizzare nel suo laboratorio. Un primo “step” che porterà Arpa, in proiezione futura, ad analizzare la possibile diffusione del virus nell’aria, nelle acque superficiali e quelle reflue.
Coronavirus e qualità dell’aria: crolla il biossido di azoto, stabili le polveri

A scriverlo nel suo report è l’Arpa. Il biossido di azoto diminuisce del 39%, grazie alla riduzione del traffico veicolare dovuta alle limitazione degli spostamenti. Diverso per il Pm10 che resta stabile, e scende solo in prossimità della Cogne Accia Speciali.
La qualità dell’aria di Aosta è la migliore degli ultimi dieci anni

A spiegarlo, durante l’Osservatorio comunale di questa mattina, sono stati i tecnici dell’Arpa. In calo tutti gli inquinanti, con i Pm10 in picco qualche giorno fa per le polveri sahariane.
Inquinamento Cogne, nessuna conseguenza sui pozzi di Aosta

Il dato è stato fornito dall’Assessore comunale all’Ambiente Donzel, dopo una mozione in Consiglio: “Nessuna conseguenza né sulla falda né sull’acqua dei rubinetti – ha spiegato -, i pozzi attualmente utilizzati dall’Acquedotto Comunale sono al di fuori dello stabilimento”.
Cas, Arpa VdA: situazione nota e conclamata, non sorprende l’intervento di Arpa Piemonte

Sull’indagine dei Carabinieri del Noe e del Corpo forestale alla Cogne Acciai Speciali interviene anche l’Agenzia valdostana: “Dal 2006 queste contaminazioni sono oggetto di un procedimento per sito contaminato finalizzato alla definizione della contaminazione, al suo contenimento e alla bonifica”.
Arpa, la Valle d’Aosta sta diventando sempre più “verde”

La superficie vegetata della Valle è aumentata rispetto ai primi anni 2000, secondo lo studio “Climatic Drivers of Greening Trends in the Alps”. Un dato in parte positivo le cui cause sono da ricercare nel cambiamento climatico e in quello dell’uso del territorio.
Il 25% delle polveri sottili Pm10 della Valle arriva dalla Pianura Padana

Dati che, spiega uno studio del fisico Henri Diémoz pubblicato da Atmospheric Chemistry and Physics su come l’inquinamento della Pianura influenzi la qualità dell’aria della nostra regione, crescono ancora se ci si sposta sull’aerosol presente nelle zone rurali.