I giudici di secondo grado, oltre a confermare le assoluzioni pronunciate dal Gup del Tribunale di Aosta, hanno annullato, decidendo per l’assoluzione, l’unica condanna inflitta con la sentenza del giugno 2019.
Nel processo di secondo grado ai cinque condannati dal Tribunale di Aosta in dibattimento ordinario si sono tenute oggi, a Torino, le discussioni di Regione, comuni di Aosta e Saint-Pierre e Libera, nonché dei legali di Prettico e Raso.
Si tratta del filone processuale che interessa gli 11 imputati che avevano scelto inizialmente di essere processati con il rito abbreviato. Tra loro, alcune figure ritenute di spicco della “locale” di Aosta: Bruno Nirta, i fratelli Di Donato e Francesco Mammoliti.
Il sostituto pg Avenati Bassi ha chiesto quattro anni e due mesi di reclusione per l’imprenditore Gerardo Cuomo e cinque anni per l’ex manager Finaosta Gabriele Accornero. Invariate tutte le altre richieste. Prossima udienza il 18 giugno.
La donna, Marilena Teghillo, nata a Gressoney-Saint-Jean, viveva a Lugnacco, nel torinese, ma aveva continuato a frequentare il comune natio, in Valle. E’ precipitata in un burrone in Valchiusella alla guida di un Suv.
Alcune difese, tra le quali quella di Bruno Nirta, ritenuto il “coordinatore” della “locale” di ‘ndrangheta di Aosta, potrebbero rinunciare ai motivi di ricorso in Appello, a fronte di una riduzione della condanna.
Per gli altri imputati - i presunti "partecipi" Prettico e Giachino e gli accusati di concorso esterno Sorbara e Carcea - la richiesta è di confermare la sentenza di primo grado. Prossima udienza il 31 maggio.
All’udienza di oggi, lunedì 3 maggio, oltre alla relazione introduttiva e ad alcune istanze difensive, ha preso il via la requisitoria del pg Valerio Longi, soffermatosi sugli elementi costitutivi della “locale” alla base delle indagini.
L’Assessore Sapinet ha incontrato a Torino il suo omologo piemontese Marco Protopapa. All’ordine del giorno, un confronto sui temi più rilevanti sull’agricoltura di montagna e la volontà di avviare un lavoro comune in vista della nuova programmazione dei fondi europei per il periodo 2023/2027.
Confermata oggi, lunedì 26 aprile, dai giudici di secondo grado la sentenza impugnata dalla Procura di Aosta, che stabiliva l’assoluzione dell’ex presidente Rollandin, del già assessore Perron e dell’economista Lévêque.
Disposta anche, nei confronti del ristoratore, la sorveglianza speciale per quattro anni. Le misure proposte dalla Direzione Investigativa Antimafia ed accolte dal Tribunale di Torino, con un decreto depositato la settimana scorsa.
Riguarderà le figure ritenute dalla Dda di Torino e dai Carabinieri di maggior spicco nella “locale” di Aosta: Bruno Nirta, Marco Fabrizio Di Donato, suo fratello Roberto Alex Di Donato e Francesco Mammoliti.
Sabato mattina, Louvin si è aggiudicata la medaglia di bronzo nei 100 metri rana Juniores, con un ottimo 1.15.69 (suo personale che le vale il tempo per i Criteria) e quella d'argento nei 50 metri rana, con un ottimo 34.03 (anche in questo caso, buono per i Criteria).
Domenica 7 marzo, a Torino, si è tenuta la gara di Macro regione (Piemonte/Valle d’Aosta) specialità Boulder a cui hanno partecipato gli Under 18 e Under 20 dell’Oasi Vertical di Valtournenche.
Nell’udienza di oggi, martedì 16 febbraio, il giudice relatore ha ripercorso la sentenza di primo grado e i ricorsi delle parti. L’udienza, dopo circa un’ora, è quindi stata rinviata al 14 maggio, quando la discussione inizierà con il sostituto pg Avenati Bassi.
I giudici, al termine del processo di secondo grado a Torino, hanno inflitto all’imputato 8 anni di reclusione, confermando la pena comminata dal Tribunale di Aosta il 17 marzo dell’anno scorso. I fatti il 1° ottobre 2018.