Aurelio Marguerettaz al processo “Geenna”: “Raso a cena serviva al tavolo”

L’ex assessore regionale è stato sentito come testimone difensivo nell’udienza di oggi sulla serata del 31 gennaio 2012, quando a “La Rotonda” diversi politici valdostani e calabresi si trovarono allo stesso tavolo.
Aurelio Marguerettaz arriva in Tribunale dal parco di via Ollietti.
Cronaca

Durante la cena del 31 gennaio 2012, tenutasi al ristorante “La Rotonda” di Aosta, nel secondo giorno della Fiera di Sant’Orso, Antonio Raso “lavorava, quindi serviva a tavola”. È il ricordo dell’ex assessore regionale Aurelio Marguerettaz, che prese parte alla serata assieme (tra l’altro) all’allora assessore comunale Marco Sorbara e al sindaco di San Giorgio Morgeto del tempo, Carlo Cleri.

La circostanza è stata evocata dal politico unionista (ripetutamente eletto in piazza Deffeyes dal 2003 al 2018) deponendo nell’udienza di oggi, mercoledì 1° luglio, del processo “Geenna”, che vede tra i cinque imputati Raso, quale partecipe di vertice della “locale” di ‘ndrangheta su hanno indagato i Carabinieri del Reparto operativo dal 2014, e Sorbara, per l’accusa di concorso esterno nel sodalizio criminale.

La domanda su quella serata è stata posta dall’avvocato Ascanio Donadio, difensore del ristoratore. L’appuntamento, “monitorato” dai militari dell’Arma attraverso un servizio di osservazione, compare nell’ordinanza di custodia cautelare che fece scattare, il 23 gennaio 2019, il blitz in cui furono arrestate sedici persone. Le carte ricordano, oltre a quelle dei politici valdostani e calabresi, la presenza di “altre persone come Giuseppe Tropiano, Agostino Tramonti e Guido Grimod”.

Per Marguerettaz, al tempo titolare della delega al Turismo – che ricorda l’appuntamento solo “perché ho visto le foto sui giornali”, siccome “come assessori partecipavamo a 2-3 cene” istituzionali “a settimana” – quell’occasione rientrava “nell’ambito della Fiera di Sant’Orso, quando degli artigiani calabresi venivano invitati ad Aosta, avevano, credo, anche uno stand”.

I Carabinieri, nell’appostamento di quella sera, avevano registrato anche il sopraggiungere di Augusto Rollandin, presidente della Regione dell’epoca, che però – è riassunto nell’ordinanza – “non si tratteneva con gli invitati, ma si fermava a conversare con Antonio Raso fuori dalla pizzeria”. Sentito nell’udienza dello scorso 24 giugno, l’“Imperatore” aveva negato di aver “parlato fuori dal locale” con il titolare, per poi ribadire – sollecitato dal presidente del collegio giudicante, Eugenio Gramola – “mi hanno accompagnato fuori dalla porta, ma non c’è stato alcun dialogo”.

Marguerettaz era testimone citato anche dalla difesa di Sorbara (che stamane aveva esaminato altri episodi, legati al Comune di Aosta). Rispondendo all’avvocato Corrado Bellora, ha ricordato che l’imputato, dal 2002, ha “iniziato a fare la pratica” nel suo studio di dottore commercialista, quindi “ha svolto il tirocinio necessario all’albo”. “Non era organico, – è stata la precisazione del testimone – era un praticante. Allora seguivo le curatele fallimentari e mi aiutava per alcune”. In seguito, “come fisiologicamente accade sempre” si è “costruito un suo percorso con la sua clientela”.

Parlando dell’impegno pubblico dell’imputato, “Sorbara si è candidato nel 2010 e si è iscritto all’Union Valdôtaine (stesso partito di Marguerettaz, ndr.), credo, nel 2009”. Pertanto, la “maggior parte dell’attività di collaborazione” professionale “si è svolta senza che avesse iniziato l’attività politica”. “Quello che ho percepito – ha aggiunto l’ex vicepresidente del governo regionale – è che Marco Sorbara aveva importanti relazioni, giocava a hockey, era nel panathlon”, dopodiché “costruisce il suo bacino elettorale”. Il processo riprenderà domani, giovedì 2 luglio, con altri testimoni, relativi ad episodi contestati a Raso.

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