Lo sciopero dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale, inizialmente, incombeva sulla Fiera di Sant’Orso. Scampata l’astensione dal lavoro non si ferma però la protesta. Anzi, i due corpi, assieme alle Funzioni pubbliche di Cgil, Cisl, Uil e Conapo si dicono “Pronti a incrociare le braccia se la Regione continua a fare orecchie da mercante” sull’equiparazione retributiva e previdenziale con i colleghi del resto d’Italia. E la data per l’eventuale sciopero c’è: mercoledì 20 aprile.
Un incontro tra le Organizzazioni sindacali e l’Amministrazione regionale è previsto per oggi, con le richieste sul tavolo note da tempo.
Un mandato chiaro ed esplicito è uscito dall’assemblea dei lavoratori dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale – si legge in una nota diramata dalle parti sociali, dopo l’assemblea di venerdì 1° aprile –: andare tutti insieme alla mobilitazione e a ogni iniziativa di protesta che sarà ritenuta necessaria.
I sindacati mettono in fila i tre punti al centro della contesa: un sistema previdenziale che non corrisponde agli equivalenti corpi dello Stato, istanze che riguardano la retribuzione dei due corpi, modifiche normative e ordinamentali non più corrispondenti ai tempi che corrono e agli omologhi statali.
“Attualmente Vigili del Fuoco e Corpo Forestale sono in stato di agitazione – prosegue il comunicato congiunto –. Ci sono delle ‘procedure di raffreddamento’ che vedono il coinvolgimento sia delle organizzazioni sindacali sia dell’amministrazione regionale e che termineranno oggi. All’assemblea dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale era fondamentale raccogliere le indicazioni del personale dei due ‘corpi’”.
I sindacati sono quindi pronti allo sciopero del 20 aprile? “Sì – spiegano –, ma tutto si giocherà nelle prossime settimane e soprattutto su come risponderà l’amministrazione regionale a queste istanze che ormai si protraggono da anni. Il discorso è molto semplice se la Regione continuerà a fare orecchie da mercante, siamo tutti pronti, forestali e pompieri, a incrociare le braccia“.