Forza Italia critica il Bando periferie di Aosta: “Tempi biblici per Montfleury e Tzamberlet”

A scriverlo, in una nota, i due eletti azzurri in Consiglio comunale Paolo Laurencet e Renato Favre, dopo la discussione in Commissione sull'andamento dei progetti. Al centro delle perplessità le due aree sportive "che pagano anche le incertezze della giunta comunale".
Paolo Laurencet e Renato Favre Forza Italia
Politica

“Se da una parte non possiamo che apprezzare l’apertura dimostrata dalla maggioranza con l’approfondimento in commissione sullo stato di attuazione degli interventi rientranti nel Bando Periferie, dall’altra non possiamo non dichiararci molto perplessi circa le tempistiche bibliche che si prospettano per la realizzazione dei progetti relativi al polo sportivo polifunzionale di regione Tzamberlet e al centro sportivo di località Montfleury”.

A spiegarlo, in una nota, sono i due eletti in quota Forza Italia in Consiglio comunale ad Aosta, Paolo Laurencet e Renato Favre, Vicepresidente dell’Assemblea cittadina.

Ed è soprattutto sull’area sportiva del Capoluogo – dopo la discussione in aula sull’andamento dei progetti inseriti nel bando – che si concentrano le critiche dei due consiglieri forzisti, soprattutto per due zone “che pagano anche le incertezze della giunta comunale, che nel giro di un anno ha cambiato tre volte posizione sulla riqualificazione dell’area del palaghiaccio di Aosta, passando dal project financing al leasing in costruendo per finire con la ‘supposizionedella costruzione di un nuovo impianto, peraltro su terreni tuttora vincolati dall’accordo di programma con la Regione per la realizzazione della scuola polmone”.

Riguardo l’intervento di riqualificazione del Montfleury, dicono ancora Laurencet e Favre, “l’attuale giunta ha, anche in questo caso, cambiato repentinamente idea, abbandonando il progetto originario per proporne uno nuovo, ancora tutto da predisporre, senza però spiegare modalità di coesistenza di una grande struttura privata nel bel mezzo del futuro centro sportivo comunale e modalità di superamento delle oggettive interferenze sull’area costituite dall’attiguo deposito carburanti. Insomma, anche in vista della sfida del Pnrr che ci attende, l’auspicio è che ci sia d’ora in avanti un vero e proprio cambio di passo, altrimenti le risorse che potremmo potenzialmente ottenere rischiano di essere messe a terra a tempo ormai scaduto”.

Una risposta

  1. Penso che per queste cose ci vada del tempo, sono scelte delicate. ..Meglio cambiare idea e poi fare qualcosa di serio piuttosto che prendere decisioni affrettate e combinare pasticci!

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