Sette Oss sospesi nell'Unité Grand Paradis, altrettanti nella Grand Combin. "Il rischio è di dover sospendere o ridurre alcuni servizi". Al J.B. Festaz sospesi i primi tre Oss.
Tra i 52 dipendenti in situazione di inadempienza vi sono 1 medico, 22 infermieri, 12 operatori sociosanitari-oss, 5 tecnici sanitari di radiologia, 12 appartenenti ad altre professionalità sanitarie. Nel frattempo, il Centro polifunzionale di Pollein è stato individuato come "hub" vaccinale per le terze dosi.
Chi non avesse ancora effettuato la prima dose alla data del 10 settembre e volesse aderire successivamente alla vaccinazione potrà inviare una mail o telefonare al servizio Infovaccini, che provvederà a fornire una prenotazione successiva.
Con una lettera i nove infermieri dell'RSA/UAP del J.B. Festaz chiedono risposte alle istituzioni sul futuro della struttura "creata, come reparto al servizio della popolazione valdostana ed in particolare dei malati per i quali cerchiamo di garantire assistenza di qualità".
A prevederlo una delibera di Giunta regionale. Alla base, la necessità di chiudere le seconde dosi ancora in programma e l'attesa di direttive su una eventuale - e al momento non prevista - terza dose. I lavori di adeguamento della struttura andranno comunque avanti.
Il dato è emerso dopo un incontro tra le sigle sindacali e l’Azienda Usl. 86 gli operatori sanitari non vaccinati e che non hanno presentato documentazione medica per l'esenzione. Nel caso si arrivasse alla sospensione, l'Usl è intenzionata ad assumere personale a tempo determinato.
La carenza non è solo di medici ma anche di infermieri, denuncia l'Ordine regionale. "Per la sanità valdostana la concorrenza è in Svizzera, dove si è pagati quasi il triplo rispetto a qua e si può scegliere il proprio orario di lavoro".
Su una platea di 110mila vaccinabili i dati parlano, rispettivamente, del 73,8% e del 61,23% dei valdostani. "L’importante ora è non allentare la guardia", spiega l'Assessore Barmasse. 243, ad oggi, gli operatori sanitari non vaccinati. Il 77,6% del personale scolastico è stato invece vaccinato.
Il Savt chiede di "approvare entro l'autunno il nuovo piano socio-sanitario", "applicare in pieno le nostre competenze statutarie" fino anche alla "possibilità di andare a stipulare un contratto di lavoro a livello regionale".
L’operazione – spiega l'Azienda Usl in una nota – è possibile anche tramite l’app HealthVdA, nella quale è disponibile un apposito badge che consente di consultare e visualizzare il green pass.
"Ad oggi la situazione dei posti letto in ospedale è in deciso miglioramento, grazie anche al calo degli accessi in Pronto soccorso e dei ricoveri in area medica”. spiega il direttore sanitario Giardini. "Questa estate per l’ospedale di Aosta è un anno particolarmente impegnativo" evidenzia il neo commissario Uberti.
A chiederlo Anaao-Assomed, Aaroi-Emac, Anpo, Cimo e Fassid, che affrontano anche la questione economica: "Le sole azioni volte ad incrementare gli stipendi non sono sufficienti” senza "una progettualità che vada ad interessare i molteplici aspetti della nostra professione e dei servizi sanitari"
A dirlo è Pietro Trovero, Segretario regionale del comparto Sanità del sindacato: "L'accertamento della prova di francese è un ulteriore ostacolo. Bisognerebbe rivedere la pregiudiziale per tutto il comparto, quindi anche Oss e infermieri”.
L'Assessore alla Sanità risponde all'Ordine dei medici spiegando che "la carenza di personale medico all’Ospedale Parini deriva da cause multifattoriali", ma anche che "il trattamento economico del personale sanitario ha una sua rilevanza nella ridotta attrattività delle nostre strutture".
A scriverlo, in una nota, è Roberto Rosset, Presidente dell'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della Valle d’Aosta: "Nel 2005 il nostro Ordine Professionale aveva fatto un'indagine fra i 670 medici valdostani. Il disagio era già molto evidente allora e ben poco è stato fatto per attenuarlo".
Nella struttura mancano 5 medici, due dei quali in pianta organica, ma ci sono carenze anche di infermieri e Oss. Tra i flussi del Ferragosto - oltre 150 pazienti al giorno - l'organizzazione ha dovuto far fronte anche alla sostituzione in corsa di una cooperativa. Il dottor Podio: “L’obiettivo è assumere giovani attraverso concorsi”.