Che anno è stato, questo 2022, per noi di AostaSera? Beh, un anno molto complicato. I numeri ci dicono che – alla scorsa settimana – abbiamo scritto, tra tutti, rubriche comprese, la bellezza di 4.437 articoli. Con una media di 369,75 pezzi al mese.
Tra i tanti, abbiamo cercato di guardare in modo panoramico alle notizie più importanti di questo anno solare lungo, complesso, pieno di sorprese più o meno – alcune affatto – gradite. Ma al netto dei numeri la domanda, molto più complessa, è: per cosa ricorderemo questo 2022? Abbiamo pensato di raccogliere alcuni temi “capitali” dell’anno, sintetizzati da una piccola – ma speriamo significativa – frase.
“Non sei mai troppo piccolo per fare la differenza” – I cambiamenti climatici
La frase è di Greta Thunberg. Ma la partenza dell’anno scorso non è stata delle migliori. Anzi, l’inverno 2022 è stato fra i più aridi in Valle d’Aosta degli ultimi 70 anni, ma ha segnato il trend di una lunga estate rovente, mentre si susseguivano le notizie di frane, smottamenti e ghiacciai in allarmante ritirata. L’ambiente montano è apparso sempre più fragile, mentre i cambiamenti climatici sono esplosi in tutta la loro evidenza.
“In guerra, la verità è la prima vittima” – Il conflitto in Ucraina
Lo diceva Eschilo, il padre della tragedia. Nel giro di poco meno di due mesi, il 24 febbraio 2022, abbiamo visto scoppiare il conflitto russo-ucraino, che prosegue ancora oggi alle porte dell’Europa. In Valle d’Aosta la comunità ha reagito subito, dal primo presidio a guerra appena cominciata, alla grande solidarietà che ha smosso i cittadini. Nel mezzo: i racconti dei profughi e di chi l’Ucraina la conosce bene, assieme ai valdostani corsi in aiuto, ad un passo dal conflitto.
“Il costo dell’energia diminuirà quando diventerà rinnovabile” – La crisi energetica
A spiegarlo, qualche anno fa, era Al Gore, ex vicepresidente statunitense dal 1993 al 2001. Dalla crisi bellica a quella energetica il passo è stato breve. E sul tema delle rinnovabili la cosiddetta “transizione” è ancora in alto mare. Abbiamo cercato di raccontare quotidianamente i problemi che il caro energia ha portato anche in Valle, dalle preoccupazioni delle categorie produttive fino agli allarmi lanciati da piccole e grandi imprese, passando per le misure anticrisi messe in atto a livello regionale.
“La vita è breve, l’arte è lunga, l’occasione è fugace, l’esperienza è fallace, il giudizio è difficile” – La lunga coda pandemica
Le parole, che mai furono più azzeccate, sono di Ippocrate, il grande medico dell’antica Grecia che rivoluzionò il concetto stesso di medicina. Svuotati – come tutti – dopo tre anni dall’inizio della pandemia da Covid-19, abbiamo deciso da tempo di non “correre dietro” le notizie ma di raccontare con raziocinio l’emergenza sanitaria. Soprattutto in un 2022 alterno nel quale il virus e la sua lunga coda non ha mai mollato – neanche in estate – la presa, lasciando però spazio ad una vita tornata per tutti (quasi) normale.
“Voler essere libero è anche volere che gli altri siano liberi” – Il primo Aosta Pride
Come dare torto a Simone de Beauvoir, autrice di questa frase all’apparenza così semplice? Il nostro capoluogo ha aspettato per tanto tempo il suo primo Aosta Pride, sfilato le strade cittadine lo scorso 8 ottobre, con più di tremila, coloratissimi, partecipanti. Un evento storico, anticipato da due Pride week piene di eventi culturali e appuntamenti, per una manifestazione che ha incrociato storie, pensieri, sentimenti, sensazioni. E diritti. Per tutti e di tutti.
“Lo sport avrà tanti difetti, ma a differenza della vita nello sport non basta sembrare, bisogna essere” – Le gioie a cinque cerchi e la festa delle due ruote
Gianni Mura sì, lui sapeva sempre trovare le parole giuste, vero? E trovarle non è mai facile, soprattutto quando si resta senza. Così ci hanno lasciato le medaglie olimpiche di Pechino di Federica Brignone e Federico Pellegrino che abbiamo raccontato in “presa diretta” e senza orari. Tirando anche le fila – che è sempre un buon esercizio – di tutta la spedizione valdostana in terra cinese. La primavera del 2022 ha regalato però, alla nostra regione, la sempre splendida cornice del Giro d’Italia con una durissima tappa partita da Rivarolo canavese e arrivata a Cogne. Appuntamento imperdibile per tutti, a maggior ragione per noi. Che l’abbiamo raccontato, l’abbiamo seguito per le strade e fotografato lungo tutti i suoi 177 km.
“L’arte spazza la nostra anima dalla polvere della quotidianità” – Il riscatto della cultura
Nelle nostre valli, spesso lontane dai giri culturali di punta e dai grandi eventi, la frase di Pablo Picasso risuona come una sentenza. Il 2022, invece, ha portato nella amena area verde di Gressan il Jova Beach Party, “il più grande spettacolo” per la Valle capace di mettere assieme una “tribù che balla” di 11mila persone. La voglia di ripartire, dopo gli stop vari dovuti alla pandemia, era tanta. Così come le conferme: da Musicastelle all’ennesima sfida vinta da giocAosta. Nel mezzo, due “vecchie conoscenze” – anche molto iconiche – hanno riaperto le proprie porte dopo alcuni interventi annosi. Anzitutto l’“ottava perla”, il castello di Aymavilles. A novembre, invece, c’è stata una nuova “prima” per il rinnovato Museo delle scienze naturali ospitato tra le stanze del castello Saint-Pierre che aprirà poi definitivamente in primavera. A dirla tutta ci sarebbe anche il castello Gamba che a fine ottobre ha spento le sue prime dieci candeline.
“Il giornalista è lo storico dell’istante” – Il 2022 in cronaca
La frase, elegantissima, è dello scrittore francese Albert Camus. In realtà, la cronaca concede, come ovvio, molto poco all’eleganza, ma concentra tutto proprio sull’istante. Il 2022 è cominciato in maniera molto dura per la comunità valdostana, con la morte della giovane Sara Zema a causa di un incidente stradale a Gressan. A colpire è stato l’incidente a Ollomont, dove un operaio è morto nella casa dell’allora ministra Cartabia. Attimi di paura, sempre a marzo, quando un tir è finito nel cantiere dell’ospedale. A maggio, invece, è stata trovata morta la 32enne Jessica Lesto, seppellita lungo la Dora.
Sul lato giudiziario, Gabriel Falloni è stato condannato all’ergastolo per l’omicidio di Raluca Serban. La Corte di cassazione, a luglio, ha invece annullato le condanne di Cuomo e Accornero sull’inchiesta “Corruzione VdA”, rinviando il procedimento ad un nuovo esame della Corte d’Appello di Torino. Nel 2022 si è chiusa, con l’archiviazione, l’inchiesta “Egomnia”, coda di “Geenna”. Nella richiesta giunta direttamente dalla Procura distrettuale antimafia si legge che le regionali 2018 ebbero un condizionamento “obiettivamente riscontrato” da parte della ‘ndrangheta, sebbene a mancare sia la prova dell’accordo con i candidati indagati.
“Se non voti perdi il diritto di lamentarti” – Le politiche 2022
Politicamente parlando – come si suole dire – il grande stand-up comedian statunitense George Carlin era scorrettissimo. Però aveva ragione. Tolto il governo regionale, che quest’anno ha inseguito se stesso passando da una crisi a un’altra, il 2022 ha visto andare in scena le elezioni politiche, dopo una campagna elettorale lampo. In Valle ha votato il 60,58 per cento degli elettori. A Roma sono andati il sindaco di Doues Franco Manes, alla Camera dei Deputati, e la consigliera regionale Nicoletta Spelgatti al Senato della Repubblica.
Abbiamo vissuto un anno lungo, pieno di notizie e di avvenimenti, non sempre belli. L’augurio è quindi quello di chiudere al meglio e di prepararci ad un 2023 altrettanto pieno. E magari di notizie migliori. O, per chiuderla nuovamente in citazione, il poeta T.S. Eliot scriveva: “Perché le parole dello scorso anno appartengono al linguaggio dell’anno scorso e le parole del prossimo anno aspettano una nuova voce”. Quindi buon anno, e buone nuove parole.