Michele Giovinazzo (62 anni), sua moglie Dorina Ciliberti (60) e il figlio Enzo Giovinazzo (33) sono imputati per circonvenzione d’incapace. Il processo è iniziato oggi, martedì 27 settembre, dinanzi al giudice monocratico Tornatore.
Il ragazzo è stato condannato per evasione e dovrà andare in carcere: già sottoposto agli arresti domiciliari, per lui la Procura ha ottenuto l’aggravamento della misura cautelare in essere. Era stato recuperato al Pavillon du Mont Fréty.
Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, Evil Cortes Gonzales, cui gli agenti avevano appena notificato la revoca di una misura cautelare, ha colpito la genitrice con un calcio alla schiena. E’ in cella a Brissogne.
Per entrambi i casi, la Procura ha chiuso i fascicoli (aperti a modello 45), senza iscrivere indagati, né formulare addebiti. Le inchieste erano partite la scorsa primavera, in marzo e maggio.
Secondo l’indagine della Procura, a causare l’incidente in cui perse la vita il 45enne israeliano (residente in Spagna) Jonathan Trango è stata una perdita di portanza causata da un cambio di corrente.
L’ultimo possessore dell’“Autoritratto con spaventapasseri” ha presentato opposizione alla restituzione dell’opera all’anziana che sostiene esserle stata trafugata nel 1991 e l’ha riconosciuta in mostra a Bard.
Un cittadino albanese era stato fermato in aprile al tunnel del Bianco con addosso gioielli, orologi, catenine e monete. Gli accertamenti della Polizia di frontiera, in collaborazione con le autorità francesi, hanno consentito di stabilirne l’origine delittuosa.
Affronterà il processo per omicidio colposo con dibattimento ordinario, dal prossimo 25 ottobre, Marco Aicardi (38 anni, Verrayes). Il medico visitò la piccola Valentina Chapellu, morta a 17 mesi, 24 ore prima che la sua situazione precipitasse.
La ha richiesta, in apertura dell’udienza preliminare per incendio colposo, la difesa dell’imputato, il 28enne Graziano Naro di Fontainemore. L’incarico verrà affidato il prossimo 6 luglio al perito Alessandra Gallizioli, dottoressa in scienze forestali.
Esauriti i sopralluoghi dei periti incaricati della consulenza tecnica disposta dalla Procura sulle circostanze della morte dell’operaio 38enne Constantin Cobanel, il pm Pizzato ha stabilito il dissequestro dell’area.
Gli animali sono stati trovati da Polizia locale di Aosta, Corpo forestale e veterinari dell’Usl durante un’ispezione, in corso Ivrea ad Aosta. La Procura ha disposto il sequestro preventivo dei capi. L’alloggio in condizioni critiche igienico-sanitarie.
Si tratta di Domenico Mammoliti, finito in manette dopo le prime investigazioni della Squadra Mobile. I fatti risalgono allo scorso 26 aprile e l’accusa è di rapina impropria. L'arresto, dopo l'ordinanza del Gip del Tribunale.
La sentenza di secondo grado ieri, martedì 3 maggio, a Torino. Si conferma così il verdetto emesso dal Gup Paladino l’8 giugno dello scorso anno. La vicenda era legata al presunto tentativo del dirigente di farsi togliere una sanzione.
Per il Gip Colazingari, che ha accolto l’istanza di archiviazione della Procura, non vi è “alcuna possibilità di sostenere l’accusa in giudizio”, viste le conclusioni della maxi-perizia svolta in sede di incidente probatorio.
Il fascicolo sull’uccisione, a coltellate, del pensionato di Saint-Christophe era stato riaperto lo scorso anno, dopo un’annotazione dei Carabinieri che ha introdotto nuovi elementi. Quattro le persone iscritte.