Il 2020 di AostaSera in numeri, la top ten degli articoli più letti

In un anno peculiare, segnato dalle notizie sulla pandemia, è più che mai normale cercare di "tirare le somme". Il Covid ha a lungo monopolizzato il giornale, ma a farla da padrone è stata anche la politica, con il doppio appuntamento di settembre con le Regionali e le Comunali.
La redazione di AostaSera
Società

5227 articoli scritti in un anno, una media poco superiore ai 14 al giorno, contando le domeniche ed i giorni di festa. Questa è la fotografia, a ieri – 28 dicembre -, del 2020 di AostaSera.it, attraverso le “penne” dei giornalisti, i collaboratori e le rubriche curate in un anno tanto particolare quanto complesso.

Numeri in lieve calo rispetto al 2019, quando i pezzi totali erano stati 5660, figli dell’emergenza da Covid-19 che ha avuto tra i primissimi effetti quello di cancellare tutta una serie di manifestazioni ed eventi – sportivi, culturali, artistici, musicali, di tradizione – che normalmente trovano ampio spazio sul nostro giornale aiutandoci, non poco, a raccontare la Valle d’Aosta.

Emergenza che ha inevitabilmentemonopolizzatola narrazione quotidiana di AostaSera, in un anno che – più che mai – ci ha visti “uscire” dalla nostra regione e tendere un orecchio attento alle notizie in arrivo da fuori Valle, dall’impatto sulla comunità mai così concreto, e mai avvertito così tanto.

L’emergenza sanitaria – impossibile dimenticare il secondo giorno della Fiera di Sant’Orso 2020, quando per la prima volta apparve “Coronavirus” in un nostro articolo – ha segnato anche il numero dei nostri lettori, cresciuti vertiginosamente durante l’anno, complici anche i periodi di “lockdown” che hanno forzato le persone in casa, con internet come “unica finestra sul mondo”.

I numeri non mentono, e ad oggi abbiamo scritto 1243 articoli contrassegnati dall’hashtag #Coronavirus, che comprendono – fuor di cronaca “tout court” – anche l’apposito speciale Covid-19, contenitore di approfondimenti, di domande fatte, con all’interno le varie decisioni governative susseguitesi, l’analisi dei dati ma anche – perché va detto – le tante risposte che non abbiamo mai ricevuto e alcune specifiche sul nostro modo di lavorare e di trattare l’emergenza.

Un’emergenza piombata all’improvviso anche sulle nostre teste, ovvero quelle di chi, tra le tante cose scritte, trattate, approfondite, mai avrebbe pensato di occuparsi di una pandemia.

Una comunità che cresce

Il 2020, per noi, parla di un 36% di utenti in più ed un 56% in più di pagine visitate sull’anno precedente. Con un dato significativo, che ha rovesciato definitivamente un trend già in salita negli ultimi anni: i lettori che seguono le nostre notizie dallo smartphone sono ormai il 78,72%.

L’altro lato della medaglia che un aumento tale porta con sé è stata anche la crescita, inutile nasconderselo, dei “malumori” dei lettori. Non solo da parte di chi chiede spiegazioni – sacrosante e da cercare di fornire sempre anche se spesso non facili da ottenere, nemmeno da parte nostra –, ma anche di chi ha puntato il dito verso i media ed il racconto stesso della pandemia. Spiegazioni che abbiamo sempre provato a dare, consci e convinti – oggi più che mai – che una comunità (anche una virtuale, o forse soprattutto) possa crescere solo facendo domande e chiedendo risposte.

Ad ogni modo, cosa hanno letto maggiormente i fruitori di AostaSera? Grazie a Google Analytics siamo in grado di vedere, in tempo reale, il flusso che si sposta sui contenuti del giornale, e fare un po’ di conto sull’anno che ci apprestiamo (finalmente, direi) a salutare.

Al primo posto troviamo il bollettino Covid, tornato quotidiano con la “seconda ondata”, che aggiorniamo con i dati emanati ogni 24 ore dalle autorità regionali e, in calce, lo “storico” dei fatti più importanti delle due ondate. Bollettino che fa segnare 475.846 visualizzazioni di pagina e 390.194 visualizzazioni uniche.

I numeri della politica, in genere, sono ben lontani dalla vetta dei pezzi più letti dell’anno, assioma ribaltato in un anno peculiare che ha visto assieme le Elezioni regionali e le comunali, oltre al Referendum. Ed è stata proprio le corsa verso piazza Deffeyes – lo speciale con tutto, ma proprio tutto sull’appuntamento del 20 e 21 settembre – a prendersi il secondo posto del podio con 355.957 visualizzazioni di pagina.

 Terzo gradino particolare, ma che rende l’idea del periodo storico che stiamo vivendo, occupato dall’indennizzo di mille euro per 4 mesi chiesto dalle partite Iva ad aprile.

La classifica 

  1. Il bollettino Covid-19
  2. Lo speciale Elezioni regionali 2020
  3. Le partite iva chiedono un indennizzo di mille euro al mese per 4 mesi
  4. Elezioni comunali: 10 liste ad Aosta, 45 “uniche” e 17 donne in corsa per la fusciacca
  5. “Malata oncologica, devo aspettare 14 mesi per una Tac all’addome”
  6. Dopo il DPCM arriva l’ordinanza regionale: ecco cosa cambia in Valle d’Aosta
  7. Maltempo in Valle d’Aosta, morto un vigile del fuoco volontario. Crollato un ponte a Gaby
  8. Coronavirus, due casi sospetti in isolamento al Parini di Aosta
  9. Gressoney-Saint-Jean, tornano i timori per il futuro di Weissmatten
  10. Coronavirus, la mappa aggiornata degli esercizi che consegnano a casa

0 risposte

  1. Davvero ci sono persone che criticano il vostro lavoro? Perché io invece trovo che sia di ottima qualità, gli articoli interessanti e ben scritti (molto meglio di quelli di alcuni colleghi che scrivono su testate più rinomate), gli argomenti trattati con tatto e gusto.
    Tutto questo offerto gratuitamente… Grazie davvero,mi permettete di seguire cosa succede in Valle anche adesso che mi sono trasferito all’estero.

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