Calano i fondi Pnrr e addio alle bollette dell’acquedotto, ma il bilancio previsionale di Aosta “è solido”

A dirlo la vicesindaca Borre. Le entrate stimate ammontano a 87,7 milioni di euro, le spese ad oltre 63. Scende l'avanzo di amministrazione libero che ora è di circa 9,6 milioni. Ma il passaggio dell'acquedotto a Sev preoccupa le opposizioni.
Aosta, Piazza Chanoux
Comuni

Il bilancio previsionale 2025/27 del Comune di Aosta – forse l’ultimo di questa consiliatura, o forse no – è in equilibrio. La situazione finanziaria dell’Ente – si è detto oggi durante i lavori della quarta Commissione, in attesa dell’approvazione del documento finanziario nel prossimo Consiglio – è solida, ma la differenza rispetto agli altri esercizi c’è, e si vede.

Si vede, anzitutto, in due elementi di entrata: la diminuzione – vuoi per gli stanziamenti rimasti in essere, vuoi per i lavori finiti – dei fondi a bilancio che derivano dai finanziamenti Pnrr e per la previsione di minori entrate dovute al passaggio, non indolore per Aosta, della gestione del suo Servizio idrico integrato (e del personale di piazza Chanoux) al Service des Eaux Valdôtaines, di competenza regionale. Il che significa, in “soldoni”, che le bollette dell’acqua non saranno più versate nelle casse del capoluogo.

Ma anche in elementi “in uscita”, come le risorse maggiormente “bloccate” per gli aumenti contrattuali del personale dipendente, arretrati inclusi.

Ad ogni modo, le entrate – stimate, come in ogni previsionale – ammontano a 87,788 milioni di euro per il 2025. Qui, a cubare maggiormente sono i 24,4 milioni da entrate tributarie (quindi Imu, Irpef, Tari/Tarip, e l’imposta di soggiorno allargata ora anche alle locazioni brevi), i 30,2 milioni derivanti da trasferimenti regionali (15,75 milioni, come da Legge 48) e non. Le entrate extra tributarie cubano a 9,2 milioni, mentre quelle in conto capitale a 13. A questi si aggiungono gli 1,5 milioni annui – previsti dalla Giunta regionale – per la leggeAosta Capitale”.

Scende l’avanzo di amministrazione. Nel 2023 è stato utilizzato per quasi 25 milioni, per completare opere Pnrr senza stanziamento specifico, e per 13,5 milioni nell’anno in corso. “Quest’anno, nel previsionale, l’avanzo presunto è di circa 29 milioni di euro, e soli 9,6 milioni sono l’avanzo libero– ha spiegato la vicensindaca e assessora alle Finanze Josette Borre –. Siamo partiti, negli anni scorsi, da avanzi che superavano di quasi tre volte l’importo raggiunto oggi”.

Le spese del Comune in conto capitale ammontano invece ad oltre 63 milioni di euro.

Il peso del Pnrr

Il nuovo asilo nido del quartiere Dora ad Aosta
Il nuovo asilo nido del quartiere Dora ad Aosta

 

“Le risorse ammontano a 8,7 milioni previsti nel 2025 che vengono dimezzate nel 2026 – ha detto ancora la vicensindaca –. Basti pensare che lo stanziamento nel 2022 era di 13,9 milioni, è evidente che, di anno in anno e per fortuna, lo stanziamento in parte investimenti legato ai fondi Pnrr si riducono con l’ultimazione delle opere e la fine dei lavori”.

Sul tema, Borre fa anche un piccolo recap dei principali lavori in ballo sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, ad oggi: 5,9 milioni per il collegamento di via Vittime del Cold u Mont, 1,5 milioni per il parco urbano del quartiere Dora (i lavori sono consegnati), 2,9 milioni per l’autorimessa sempre nel quartiere Dora (i lavori sono in corso), 1,2 milioni per i marciapiedi e le rotonde via Valli Valdostane (lavori in corso), 504mila euro per il Centro del riuso (è in corso la progettazione esecutiva), 625mila euro per la nuova mensa scolastica del quartiere Dora (dove si stanno ultimando i lavori), 615mila euro per il nuovo asilo nido della stessa zona (finito), 900mila euro per la stazione di posta (in afse di aggiudicazione), 300mila euro per la “casa domotica” (i lavori sono in corso).

Il “nodo” del Servizio idrico

Acquedotto sorgente di Entrebin
Acquedotto sorgente di Entrebin

Borre dà qualche dato sui minori versamenti di denaro che comporterà il passaggio della gestione dell’acquedotto comunale alla Sev: “Perdiamo tutte le entrate da tariffa al Servizio idrico, ma ci vediamo riconosciuti circa 650mila euro da Sev per il personale del Comune che accompagnerà la società nell’avvio della sua presa in carico del Servizio”.

Il costo del (nuovo) verde pubblico

rimozione alberi caduti in via Pollio Salimbeni
rimozione alberi caduti in via Pollio Salimbeni

L’anno nuovo vedrà anche la nuova gara d’appalto per la gestione del verde pubblico, dopo che tre gare su quattro del precedente erano state revocate alla ditta aggiudicataria per “gravi inadempienze”.

La vicesindaca di Aosta spiega: “Stanziamo risorse importanti per il verde, che serviranno a coprire la nuova gara di appalto, con oltre 800mila euro per la manutenzione ordinaria e la cura cui si aggiungono altri 180mila euro per tutti gli incarichi affidati a professionisti sulle indagini di valutazione di stabilità degli alberi, supporto al Responsabile unico del procedimento ed il censimento arboreo e del verde”.

E, sul previsionale nel suo complesso, chiosa: “Sono molto soddisfatta per oggi, giorno di approvazione del bilancio in Commissione del bilancio – ha detto –. Una data molto precedente rispetto al nostro primo anno. Da allora ad oggi è stato fatto un grande lavoro non solo per il rispetto dei tempi di approvazione del documento, ma anche per non arrivare a ridosso delle scadenze”.

E chiude: “In questi anni si è delineata una situazione economico/finanziaria solida, nonostante la pandemia e la crisi energetica del 2022, grazie anche alla riorganizzazione dei servizi che non ha privato comunità di quelli indispensabili. Anzi, alcuni, soprattutto quelli alla Persona, hanno avuto anche incrementi di budget importanti”.

Le preoccupazioni delle opposizioni

L’affaire Sev – e le entrate delle bollette che, de facto, spariranno – inquieta l’opposizione: “Mi preoccupo guardando il totale delle entrate e delle spese perché vedo una nota dolente in entrambi i casi – ha detto Sylvie Spirli, Lega –. Soprattutto la decrescita delle entrate per il passaggio del Servizio idrico integrato alla Sev, perché l’esternalizzazione di un servizio così importante porta inevitabilmente ad una minore entrata”.

Non si sofferma troppo sui numeri Paolo Laurencet, Forza Italia, che promette però di portare tutte le questioni nelle “pieghe” del bilancio in aula: “È evidente che, come gruppo, lasceremo le considerazioni più politiche alla seduta del Consiglio comunale – ha spiegato –. Ma è anche ovvio che da questo documento emerge in maniera chiara che i fondi Pnrr cambiano abbastanza il volto del bilancio, quindi le capacità di intervento per i cittadini e la prosecuzione dei progetti”.

Bilancio che passa in Commissione con i due voti contrari proprio dei commissari di opposizione.

I lavori delle Commissioni per il bilancio previsionale 2025/27 di Aosta

L’aula del Consiglio comunale di Aosta

Esercizi commerciali di Aosta, Nuti: “Non siamo alla desertificazione”

5 dicembre 2024

Turisti in centro – foto d’archivio

“Dai dati del Documento unico di programmazione emerge un dato, quello sul numero di esercizi commerciali di Aosta. Non siamo alla catastrofe, non siamo alla desertificazione. Ci sono quattro esercizi commerciali in meno rispetto all’anno scorso, ma nel centro storico sono aumentati di 15 unità. Il dato oggettivo, tra settembre 2023 e settembre 2024, risulta meno preoccupanti di quanto lo si dipinga”.

Parte da qui, il sindaco di Aosta Gianni Nuti, nella sua parte – quella conclusiva – che chiude i lavori della quarta Commissione dopo un’intera giornata a “spulciare” di dati del Dup che porteranno al bilancio previsionale del Comune.

Primo cittadino che aggiunge: “Anche il flusso turistico è in crescita, parliamo di 117mila arrivi e 225mila presenze, con un aumento sul 2023 di 4.900 arrivi e 7.000 presenze. E i dati arrivano solo a settembre, aspettando i numeri del periodo natalizio”.

Qualcosa di allarmante, però, c’è: “Preoccupa un po’ di più la piramide demografica – ha detto –. La maggior parte degli abitanti di Aosta è inserita in una ‘forbice’ tra i 55 e i 59 anni. Quindi, un progressivo invecchiamento della popolazione che sarà un problema”.

Il Comune di Aosta vuole potenziare l’Ufficio unico riscossioni

Aosta, Piazza Chanoux
Aosta, Piazza Chanoux

L’Ufficio unico riscossioni del Comune di Aosta? Funziona, ma va potenziato. A dirlo la vicesindaca di Aosta Josette Borre durante i lavori della quarta Commissione consiliare “Affari istituzionali”, legata al bilancio previsionale.

“Si prevede un rafforzamento della struttura dell’Ufficio unico di riscossione con l’incremento, se possibile, del personale. Anche se conosciamo le difficoltà nel reperirlo – ha detto. In Aula –. Ma anche per le procedure, ovvero per raffinare e potenziare l’attività che ad oggi ha portato tantissimi risultati”.

Qualcosa si muove anche sul fronte delle Arcate del Plot, tra le vie Aubert e Monte Solarolo, la cui lunga storia di abbandono sembrava finita nel dicembre 2022, quando sembravano dover essere ricomprese nel progetto complessivo del nuovo polo universitario. Naufragato il tentativo, la questione è rimasta poi imbrigliata tra i decreti attuativi del Pnrr.

In realtà, si tratta di un ritorno al passato. Il tentativo, cioè, di tirare dentro la partita per la riqualificazione della struttura i soggetti privati, con un accordo che Borre definisce “più ampio”. Fatto visto di buon occhio anche dall’opposizione, che questo interessamento lo chiedeva da tempo: “Durante la discussione sul rendiconto abbiamo portato all’attenzione dell’Aula una mozione con la quale chiedevamo di trovare nuove strade e soluzioni individuate in un accordo di programma – ha detto infatti la consigliera Sylvie Spirli (Lega) –. Cercando un accordo più ampio con i privati qualche ‘passetto’ in avanti si sta facendo. Vedremo come andrà a finire”.

Intanto, riprenderanno i lavori sull’impianto della videosorveglianza: “Nel 2024 c’è stato uno stop ai lavori per gli spazi dei giardini Lussu e dell’autostazione – ha spiegato la vicesindaca –, perché abbiamo provato ad accedere ad un finanziamento ministeriale. Non essendo andato a buon fine, ad ottobre è ripartito l’iter con finanziamenti propri e nel 2025 riprenderanno i lavori. Per i prossimi anni abbiamo previsto un aumento della videosorveglianza che la cittadinanza ci molto ha sollecitato. Quindi, immaginiamo un incremento nelle vie secondarie maggiormente in difficoltà, come in via San Giocondo ma non solo”.

Novità anche sul lato Polizia locale: “Proseguiranno le attività dei pattugliamenti specifici di tardo serali/notturni – ha chiuso Borre –. Già quest’anno, dalla primavera a fine settembre, si sono visti e secondo noi hanno sortito buoni risultati. Rispetto all’anno scorso vogliamo organizzare un servizio più strutturato e ampliare il periodo di inizio e di fine, anche se reperire il personale è sempre difficile”.

I lavori per la rotonda di Saraillon sono stati appaltati

Il progetto di rotonda in regione Saraillon
Il progetto di rotonda in regione Saraillon

Riguardo i Lavori pubblici del Comune di Aosta – capitolo corposo, e non solo per i numerosi interventi Pnrr –, la novità è più piccola rispetto ai molti cantieri cittadini, ma sostanziale: la rotatoria di Saraillon vede ora i suoi lavori appaltati.

A dirlo, in Aula, durante i lavori della seconda Commissione, l’assessore Corrado Cometto: “A breve la gara verrà aggiudicata. C’è stato un solo offerente, non credo che il lavoro della Commissione sarà difficile. Se tutto va come deve andare, in primavera potremo avere un cantiere che da non so quanti anni, almeno 15, era in fase di progettazione ma non ha mai avuto messa a terra”.

Per il resto, la gara di sistemazione di via Monte Emilius – propedeutica alla pedonalizzazione dell’Arco di Augusto – è in corso, mentre l’intervento di sistemazione della frazione di Arpuilles è stato ultimato. I lavori per il parcheggio di Excenex sono a tutt’oggi un cantiere che prosegue.

Per il nuovo Centro del riuso spuntano due date: estate o autunno 2025

Ecocentro - Quendoz - rifiuti
L’Ecocentro della ditta Quendoz in via Caduti del lavoro, ad Aosta

Per vedere il Centro del riuso di via Caduti del Lavoro ad Aosta presentato nel maggio del 2022 e i cui lavori prevedono anche la risistemazione dell’isola ecologica – ci sono ora due “finestre” temporali: giugno 2025 o l’autunno.

Il dato è emerso oggi, durante i lavori della Seconda Commissione Politiche territorio – Opere pubbliche” interamente dedicata al Documento unico di programmazione legato al bilancio previsionale. A renderlo noto l’assessore all’Ambiente, pianificazione territoriale e mobilità Loris Sartore.

“Si è conclusa la progettazione del Centro del riuso. Nel 2025 si chiuderà la sistemazione delle aree ed entrerà in funzione – ha detto –. Abbiamo due ‘finestre’ temporali per l’apertura, che possono variare: O entro giugno o entro l’autunno. Questo dipenderà da un fattore finanziario. Abbiamo a disposizione i fondi Pnrr che ammontano a 413mila euro. Ma questi stanziamenti non erano già sufficienti sin dall’inizio, per cui il Comune sapeva di dover aggiungere soldi per completare i lavori”.

“Vanno reperiti i fondi per avere la copertura completa – ha aggiunto l’Assessore –. Se riusciremo a farlo entro giugno si potrà partire subito, diversamente dovremo posticipare l’apertura. Ad ogni modo la ditta incaricata, da contratto, ha sei mesi di tempo dall’avvio dei lavori”.

Dalla Commissione sono emerse conferme per il 2025: dal progetto sulle toilettes pubbliche della città alla volontà di istituire la gratuità per la “navetta verde” per chi sale sul mezzo dai due capolinea.

Qualche novità arriva dalla Tari, la Tassa sui rifiuti che tanto sta facendo discutere in Valle – in testa in Italia per gli aumenti – e la cui impennata fa considerare al Comune un intervento per alzare la soglia Isee dell’esenzione. In attesa di novità, si prova un’altra strada: “I dati sono in corso di analisi – ha detto Sartore –. Questo potrà permettere di definire la Tari 2025, che viene ‘bollettata’ a fine anno. L’Ufficio Tributi sta lavorando a due bollettazioni, un acconto e un saldo”.

Lato rifiuti, l’Assessore spiega: “Stiamo lavorando con la Regione ad una norma per applicare sanzioni sugli abbandoni, e saranno istituiti anche gli ‘ispettori ambientali’ per incrementare il controllo. Con l’Arer si è deciso di mettere a punto delle azioni di dialogo e sensibilizzazione in alcune zone della città dove ci sono maggiori criticità. L’Azienda realizzerà recinzioni, aree di deposito e videosorveglianza in alcuni punti più critici per contrastare questo fenomeno”.

“Un altro obiettivo dell’impianto del nuovo appalto è la qualità della differenziata – chiude l’Assessore –. La quantità ci dà dei dati positivi, la media dei mesi scorsi è di poco meno dell’80 per cento con punte superiori. Ma sulla qualità bisogna ancora lavorare”.

Nel 2025 parte la co-progettazione per i Servizi domiciliari agli anziani. Ma il “Brocherel” resta un incognita

Centro polifunzionale di Via Brocherel – foto d’archivio

“Il nuovo avviso di co-progettazione per tutti i Servizi domiciliari per gli anziani partirà nel 2025”. A dirlo, dopo aver annunciato il percorso di co-programmazione a luglio, l’assessora alle Politiche sociali del Comune di Aosta Clotilde Forcellati durante la Terza Commissione consiliare Servizi alla persona”, convocate per il bilancio di previsione.

“Abbiamo potuto lavorare, vedere, sperimentare e capire cosa fare per ‘mettere a terra’ nel 2025 la co-progettazione rispetto al domiciliare – ha spiegato in Aula –. Ovvero, il Servizio di assistenza domiciliare (il “Sad”, ndr.), quello di prossimità (il custode sociale e gli operatori di prossimità) sugli anziani cosiddettiattivi’. Potevamo pensare di scrivere un nuovo avviso di co-progettazione. Oppure fare il percorso previso nel codice del Terzo settore: prima la co-programmazione, poi coinvolgere gli attori presenti sul territorio: gli enti del Terzo settore, la Regione, l’Usl, il Celva e le associazioni di volontariato. È questa la grande sfida: mettere tutti assieme”.

Più difficile “mettere” assieme l’annosa questione del Centro Brocherel, il cui bando sarebbe dovuto arrivare entro il 2024. La speranza è l’ultima a morire: “Non posso negare le difficoltà che abbiamo con questa struttura e questo ‘partenariato pubblico privato’ – ha detto sempre Forcellati –. Abbiamo l’operatore economico, ed è un progetto molto ambizioso perché un conto è partire ex novo e costruire una struttura, un altro, sulla base delle nuove normative, sistemare le cose”.

“È un progetto che rispetto ai soli lavori di costruzione è aumentato rispetto ai 10 milioni – ha aggiunto –. Non demordiamo. Dobbiamo chiudere il progetto di fattibilità tecnico/economica per il 2024. Per il 2025 abbiamo già stanziato 250mila euro per la verifica e la validazione. Dobbiamo arrivare a bandire la gara, perché da lì non si torna più indietro. E non ci possiamo permettere di tornare indietro. Andiamo avanti, non nego, con difficoltà”.

Riguardo le politiche abitative, Forcellati spiega: “Qui rientra il progetto Lgnet 3, per le politiche migratorie, a valere sul Ministero dell’Interno. Era un progetto da 900mila euro, ‘asciugato’ per tutti a 600mila euro. È stato approvato, è arrivata la prima tranche del 20 per cento”. A questo si aggiunge “il progetto Sentirsi a casa che ha visto una proroga ma, soprattutto ha ricevuto i complimenti dal Ministero. Doveva concludersi a dicembre 2024 ed è stato prorogato a dicembre 2025 con altri 500mila euro. Per questi due progetti raggiungiamo, per le politiche migratorie, 1 milione 100mila euro”.

Lato infanzia, l’obiettivo è sempre quello di cominciare l’anno tagliando il nastro del nuovo asilo nido del quartiere Dora: “Spero che a gennaio avremo l’inaugurazione, ma soprattutto daremo risposte ad altre 24 famiglie – ha detto ancora l’Assessora –. È uno sforzo enorme, non sono bastati i 625mila euro del Pnrr, il Comune ne ha messi altrettanti. Abbiamo ancora 90 famiglie che aspettano in graduatoria per gli asili nido. Un 20 per cento, in fondo alla graduatoria, ha trovato riscontro in altre strutture della Plaine. Ma vuol dire che la richiesta c’è”.

“Ci sono state 169 nuove domande. Siamo ad ottobre e, nel 2024, ci sono stati circa 130 nuovi nati. Molti meno rispetto ai 202 di due anni fa e ai 170 dell’anno successivo. Ma dobbiamo capire quante famiglia hanno bisogno di questi servizi. Per l’Amministrazione, essere passati da 126 posti a 174 vuol dire dare risposte alle famiglie con strumenti di conciliazione e condivisione. Chiudiamo, nel 2025, i cinque anni di concessione che permette alle cooperative di programmare e con una nuova struttura- e lo facciamo anche con le domande online per i nido che cominciano ad arrivare”.

Nel 2025 entrano nel vivo il Giacosa, Plus e il dossier Capitale della cultura

Enfantheatre Teatro Giacosa
Teatro Giacosa

“Mettere a terra” quanto costruito finora. È questo l’obiettivo del Comune di Aosta per il 2025, individuato nel Documento unico di programmazione allegato al Bilancio previsionale che arriverà in Consiglio tra due settimane.

L’ha spiegato, durante le Commissioni congiunte, l’assessore ala Cultura Samuele Tedesco: “Dicembre è il mese di ‘esplosione’ delle attività del Giacosa, la co-progettazione è entrata a regime e con una sostenibilità che nel tempo è maggiore – ha detto –. L’idea è quella di innovare l’offerta cercando di moltiplicare quanto facciamo in questo mese. Ci sono nove appuntamenti dall’8 al 30 dicembre, vogliamo riuscire a moltiplicarle al meglio su tutto l’anno”.

Tante le attività che saranno riproposte nell’anno che verrà, l’ultimo – non pieno – dell’Amministrazione Nuti: “L’obiettivo – ancora Tedesco – è quello di consolidare le nuove progettualità sviluppate negli anni, quindi quelle create da questa Amministrazione. Vedremo partire le attività del dossier di Aosta Capitale della Cultura per arrivare al 2050° compleanno della città”.

“Verranno realizzate le progettualità delineate nel dossier – ha aggiunto l’Assessore –, grazie ad un accordo con la Regione approvato in Giunta. All’interno di Aostæ 2025 c’erano cinque5 progetti che abbiamo realizzato con bando del Ministero Made in Italy con 1 milione per progetti di gamefication e realtà virtuale che sarà presentato domani. E l’apertura di queste attività alla popolazione per tutti i weekend fino ad aprile. Questa è la prima restituzione del dossier e forse è la prima volta che avremo in Valle un’esperienza del genere”.

Ad entrare nel vivo, dice Tedesco, saranno anche i progetti di Plus, ovvero l’ex Cittadella dei Giovani, “con le attività culturali, artistiche e performative. Il Comune è parte attiva in questo processo, deve essere in grado di rispondere ai bisogni che cambiano e verificare che le attività proposte abbiano un impatto sulla comunità giovanile”.

Tante le conferme, con qualche ritorno e qualche novità. Nel 2025, Aosta vedrà nuovamente la storica rassegna Enfathéâtre – ed il suo spin-off Fanthéâtre –, mentre sono confermate “La Grande invasione”, AostaClassica, Affiches, La Clé del’été e “Libri per le tue orecchie”, dedicato agli audiolibri.

Due invece i “ritorni” in città: il Concours Cerlogne ed il 51° Raduno delle bande. E un nuovo progetto: “Riguarda le Politiche giovanili – ha chiuso Tedesco –. Vogliamo rafforzare i legami con Albertville, Sinaia, Narbonne, Kaolack, Kaifeng e Valdosta, negli Stati Uniti. L’idea è quella di dare delle possibilità di portare effettivamente in Valle uno sguardo più plurale”.

Un bando per lo sviluppo del turismo con il comprensorio di Pila

Pila Bike
Pila Bike

Sul piatto ci sono 700mila euro, anche se la risposta definitiva deve ancora arrivare. Il Comune di Aosta – assieme ai comuni di Gressan e di Charvensod e con capofila il Consorzio l’Espace Pila – ha infatti partecipato al bandoMontagna Italia” lanciato dal Ministero del Turismo e finanziato dal Fondo unico del turismo.

Bando aggiudicato, come ha spiegato l’assessora alla Promozione turistica Alina Sapinet questa mattina, durante i lavori della prima Commissione “Sviluppo economico e culturale”, nella giornata dedicata al Documento unico di programmazione legato al prossimo bilancio previsionale.

“Dopo che nel 2024 abbiamo approvato il Programma di sviluppo turistico, possiamo ora cominciare ad attuarne i progetti – ha spiegato in Aula –. Tra questi, mi preme mettere in campo l’attuazione di progetti con il comprensorio di Pila, in una visione non più solo comunale ma territoriale, dando valore alle attività outdoor e alla promozione culturale della città. Per questo, abbiamo partecipato ad un bando del Ministero che ci è stato concesso e che nel 2025 verrà messo in atto”.

Alla richiesta di qualche informazione in pi, da parte della consigliera de La Renaissance Eleonora Baccini, Sapinet ha aggiunto: “Per il bando ‘Montagna’, capofila è il Consorzio di Pila con il supporto di Gressan, Charvensod e di Aosta. Siamo in attesa di una risposta. Il bando era riservato prevalentemente alle zone del sud ma siamo riusciti a parteciparvi. Ora, bisogna solo capire quando arriverà l’atto formale. Il finanziamento riguarda progetti di gestione turismo e progetti per lo sviluppo delle e-bike e per la promozione di tutto il comprensorio. Il valore è di 700mila euro”.

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