“Preferiamo essere un po’ meno ‘popolari’ ma con la certezza che si lasci un’eredità dopo di noi. Penso sia quello che dà un senso al nostro vivere, non solo al nostro amministrare. E credo sia una buona eredità, che potrà essere condivisa o meno da chi verrà. In questi anni abbiamo comunque da realizzare i lavori per i quali abbiamo ottenuto finanziamenti e seguito tutte le procedure progettuali. Dopodiché, ci piacerebbe ancora mettere a segno quei due/tre tasselli che consideriamo qualificanti per questa consiliatura”.
A dirlo, in conferenza stampa, è stato il sindaco di Aosta Gianni Nuti. L’occasione era quella, arrivati a metà mandato, di tracciare il più classico dei bilanci. Con l’occasione di guardare alle cose in ballo da qui al 2025.
Con un annuncio sibillino, a “mezza bocca”, e una certezza: “Abbiamo lavorato bene, in armonia, sodo e senza risparmiarci – ha aggiunto Nuti –. Credo che questa sia la stagione più fertile degli ultimi anni, anche per la situazione contingente che ha drenato risorse, anche extraregionali. Daremo notizie a breve su una scommessa vinta che non pensavamo di vincere. Dobbiamo avere l’umiltà e la trasparenza di dire che non abbiamo risolto tutti i problemi della città e che ci sono ancora molte cose da fare. E che esistono ancora margini di miglioramento importanti”.
Quel che resta da fare
Qualche esempio? “Abbiamo in ballo la sfida delle comunità energetiche – recentemente sbarcate in Consiglio comunale –, un altro segmento di sviluppo che coinvolge anche il modo di stare insieme. Dobbiamo almeno lasciare in eredità una destinazione d’uso per l’area F8 (la famosa “Porta Sud” di Aosta, ndr.) e risolvere il grande tema di passaggio tra nord e sud della città. Sono sicuro che nei prossimi giorni vedremo novità importanti”.
Non solo: “Dobbiamo vedere i lavori iniziali al Brocherel, non lasciare ciò che abbiamo trovato. E vivere le procedure per il nuovo Piano regolatore della città – dice sempre Nuti –. Il nostro obiettivo, rispetto a eventi e manifestazioni, è che si possano consolidare nel tempo affinché diventino un patrimonio della città come successo per Enfanthéâtre. L ‘ambizione è un po’ quella”.
Aosta, 1.070 giorni dopo
Il sindaco fa un “cappello” introduttivo, dove rapidamente passa in rassegna quanto fatto dalla sua elezione in avanti: “Questo percorso di 1.070 giorni è stato abbastanza faticoso, abbiamo lavorato in un clima di collaborazione e rispetto reciproco. Abbiamo cercato di cambiare città promuovendo però uno sguardo differente. Abbiamo osservato la città attentamente cercando aperture, rinnovi, qualificazioni”.
“Abbiamo cercato di dare spazio più ampio possibile all’immaginazione – chiude il Primo cittadino –. Abbiamo cercato di contribuire a costruire una città nuova a partire dalle periferie per convergere e creare un ‘grande centro’ con la compartecipazione di tutti. Abbiamo pensato ad una città di donne e uomini che siano una cosa unica con la natura che li circonda, facendo il possibile per la mobilità sostenibile”.
Le Politiche sociali
L’introduzione del sindaco serve a “tirare la volata” agli assessori. A partire da Clotilde Forcellati, che ha le deleghe alle Politiche sociali, abitative e alle pari opportunità. Che spiega il suo bilancio: “In questi anni riusciti a portare da 126 a 150 posti degli asili nido della città in maniera effettivamente fruibile, da qui per sempre. E da questo numero si può solo andare avanti. Dopo quasi quattro anni di chiusura abbiamo riaperto la Bocciofila di quartiere Cogne. Un lavoro di comunità, in co-progettazione, e che sta dando grandi soddisfazioni”.
Ma Forcellati elenca anche altro: “Abbiamo mantenuto i Servizi domiciliari per gli anziani, ampliato la co-progettazione per lavorare in modo sempre più profondo sulla prossimità. Il nuovo appalto prevede un aumento del 60 per cento del minutaggio per l’assistenza alla persona anziana. È uno sforzo epocale per il Comune di Aosta. E abbiamo previsto progetti specifici e un accompagnamento alle Oss che tanto hanno bisogno, perché fanno un lavoro gravoso e difficile”.
Poi, qualche numero: “500mila euro è l’entità del progetto Sentirsi a casa, per le politiche sulla fragilità delle persone che arrivano da paesi terzi. Dodici persone sono state accolte nel nostro Sistema di accoglienza e integrazione che, per la prima volta, ha visto Aosta aderire ad una rete nazionale si sta ampliando sempre più. C’è stata l’istituzione della Consulta per la parità, che annualmente prevede e propone attività nella rassegna Miroir”.
Così come “500mila euro è invece l’entità economica degli aiuti del bonus spesa che già dal 2020 sono stati erogati alle famiglie fragili e in difficoltà. Perché non dimentichiamo che ci siamo insediati a ottobre 2020, in piena pandemia”.
Ad ottobre partono i lavori sugli asfalti
“Siamo dovuti partire dal come per arrivare al cosa. E nel primo ci sono risorse umane”, dice l’assessore ai Lavori pubblici e alla gestione del territorio Corrado Cometto. “Abbiamo avviato la procedura concorsuale per il progetto di riqualificazione per il quartiere Cogne e ottenuto i fondi per la rigenerazione urbana del quartiere Dora. Entrambi i finanziamenti sono confluiti nel Pnrr, con tempi di realizzazione più brevi, e si parla di 20 milioni e 18 circa. Cambiamo il volto a due quartieri intervenendo anche con nuovi servizi: l’asilo nido e la nuova mensa, ma anche un nuovo parco e nuove strade a quartiere Dora”.
E sul verde: “Abbiamo potenziato quanto possibile l’Ufficio, triplicato le risorse e preso nuovi giochi per bimbi, nuove panchine, e cerchiamo di garantire nuovamente le fioriture delle aiuole, nelle rotonde e le fioriere”. Intanto, dice sempre Cometto, all’Arco di Augusto ci si prepara all’intervento di progettazione definitiva – sono in atto gli espropri da parte della Regione –, mentre prosegue il percorso per l’annosa rotonda di Saraillon mentre sta terminando la riqualificazione del centro di Arpuilles, con i fondi del famoso “Bando periferie”.
Con qualche criticità: “Gli asfalti son una nota dolente – dice ancora l’assessore –. Ultimamente si spendevano circa 800mila euro l’anno, siamo arrivati ad un milione con interventi che cominceranno ad ottobre”. E una chiusa sulla pista ciclabile: “È un progetto avviato dalle precedenti amministrazioni che abbiamo sposato in maniera convinta. E siamo fortunati ad essere coloro i quali daranno ad Aosta questa infrastruttura. Tutti i cambiamenti sono difficili da digerire, ma tra cinque anni ci si chiederà perché non fosse stata fatta prima”.
E sull’acquedotto aggiunge: “Stiamo lavorando sulla riduzione delle perdite e sul recupero crediti. Ad oggi stiamo recuperando circa 1,5 milioni di pagamenti latenti su quasi 2 milioni totali non saldati dai cittadini“.
Un nuovo regolamento per i dehors e un nuovo Piano regolatore
Legato a doppio filo è il discorso su mobilità e ambiente. L’assessore Loris Sartore spiega come in questa consiliatura “abbiamo provveduto ad aggiornare, dopo dieci anni, il Pgtu attualizzandolo e confermando i suoi contenuti. È stata invece ultimata la redazione del Pums, che a breve verrà sottoposto in Consiglio Comunale. Abbiamo poi redatto un altro documento importante, il Programma di sviluppo turistico che è in via di conclusione”.
Ai documenti di pianificazione Sartore aggiunge altre iniziative realizzate: il pedibus e bicibus per i ragazzi della “Lexert”, l’istituzione di “strade scolastiche” – previste dal Pgtu –, fino all’affidamento del nuovo sistema di gestione di raccolta dei rifiuti dopo la pioggia di ricorsi degli ultimi anni.
Anche qui, però, resta molto da fare: “Stiamo mettendo mano al regolamento dei dehors per definire meglio la disciplina – chiude l’assessore –. E uno dei temi importanti è l’urbanistica. Per questo, daremo avvio entro fine anno alla riconsiderazione del Piano regolatore, con alcuni focus sulla zona F8”.
Una nuova Cittadella dei Giovani
Lato Istruzione e cultura, l’assessore Samuele Tedesco dà qualche dato: i bambini nelle istituzioni scolastiche di Aosta sono 2684. Di questi, 1429 sono quelli iscritti alla mensa, che ha visto il cambio – non indolore, almeno inizialmente – di appalto. Oltre alle manifestazioni culturali – dodici, dieci delle quali organizzate dal Comune – l’Amministrazione sta lavorando sulla nuova veste che avrà la Cittadella dei Giovani.
“Nel 2024 inizierà la nuova Cittadella – ha detto –. Veniamo da due giorni di lavoro con i giovani e gli operatori culturali, sociali e sportivi in cui abbiamo immaginato nuove linee guida partendo dalle esigenze dei ragazzi. La nuova Cittadella dei Giovani sarà co-progettata, e abbiamo deciso di immaginare anche un dialogo continuo tra strutture, tra la Cittadella ed il Teatro Giacosa”.
La riapertura del PalaIndoor
“Stiamo sperimentando una nuova forma per gestire impianti sportivi in co-progettazione – spiega invece l’assessora allo Sviluppo economico, alla Promozione turistica e allo Sport Alina Sapinet –. Per il commercio abbiamo approvato il regolamento dei mercati rionali, creato un nuovo mercato del venerdì in piazza della Repubblica e dato nuova vitalità al mercato coperto grazie a Coldiretti”.
Con qualche novità, molto attesa: “Il PalaIndoor ha riaperto in parte, e presto lo farà completamente – dice sempre Sapinet –. Intanto, prosegue la trasformazione dello stadio Puchoz in parco e dell’area sportiva di Montfleury”.
I conti del Comune: “Un bilancio sano”. Pronto l’ampliamento della videosorveglianza
“Il Comune ha i conti assolutamente in ordine. È un bilancio sano, e dal 2021 rispettiamo anche le scadenze nell’approvazione evitando così l’esercizio provvisorio che ingessa l’operato dell’Amministrazione. È un dettaglio importante, oltre mille comuni in Italia non hanno approvato il previsionale nei tempi”. Bilancio che, con le variazioni, cuba a circa 100 milioni di euro.
A dirlo è la vicesindaca – e assessora alle Finanze – Josette Borre, che aggiunge: “Abbiamo chiuso il bando per il Caffè Nazionale, chiuso dal 2018, scegliendo la concessione con la valorizzazione dell’immobile. Abbiamo lavorato alla riapertura del Teatro Giacosa per il 2022 ed il 2023 e nel mentre siamo partiti con gli interventi di riqualificazione energetica e di manutenzione, ordinaria e straordinaria sull’edificio. Questo affinché lo storico teatro cittadino torni fruibile”.
Borre, oltre alla firma del protocollo sulla “movida” e gli investimenti fatti per la Polizia locale, si concentra infine sulla sicurezza: “Abbiamo implementato in questi tre anni, per step, il sistema di videosorveglianza. Dalle 50 telecamere iniziali ne abbiamo aggiunte 55 nuove al quartiere Cogne ed è in fase di progettazione l’installazione di ulteriori 50 per l’area che comprende i giardini Lussu, la stazione dei pullman e l’area adiacente alle mura romane”.
4 risposte
Giunta che lascerà il segno per aver scontentato tutti
Esperienza fallimenare da NON RIPETERE
Alle mura romane e non rimane,
refuso!!
Corretto, grazie per la segnalazione.
LV
Una delle prossime cose da fare è rassegnare le dimissioni….